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MotoGP, GP Catalogna 2018: analisi prove libere. Ducati e Yamaha partono bene, la Honda rincorre, la Suzuki è solo Iannone

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Se qualcuno poteva pensare che la vittoria di Jorge Lorenzo al Mugello fosse stata la classica “rondine che non fa primavera”, la prima giornata di prove libere del Gran Premio di Catalogna 2018 della MotoGP lo ha smentito nettamente. Il maiorchino, infatti, ha dominato la scena, specialmente nella FP2, confermando di trovarsi finalmente a proprio agio sulla moto di Borgo Panigale. Vedendo la sua firma per il prossimo anno con il team Repsol Honda, si potrebbe dire “troppo tardi”.

Per il momento, comunque, lo spagnolo è pronto per un finale di stagione nel quale sembra ringiovanito e nuovamente competitivo ai suoi livelli. Il venerdì del Montmelò l’ha concluso davanti a tutti, e nemmeno di poco, facendo segnare 1:39.804 in mattinata e, soprattutto, 1:38.930 nel secondo turno, dopo aver montato una doppia gomma Soft, e ribadendo di essere pronto a lottare per il successo anche nella pista di casa. Il suo compagno di scuderia, Andrea Dovizioso, inizia a sorridere un po’ di meno. Il romagnolo, infatti, ha chiuso al quarto posto complessivo con 1:39.803 nella FP1 e 1:39.443 nella FP2. Il distacco, quindi, si attesta sui 513 millesimi, e non può certo rendere felice il forlivese. Se, fino a qualche tempo fa, vinceva a mani basse il confronto diretto con il vicino di box, adesso la sfida si è fatto decisamente più complicata. La Ducati, ad ogni modo, sa di essere in uno dei suo tracciati preferiti (l’anno scorso vinse proprio Dovizioso) ed i risultati lo confermano. Anche i team satellite promuovono la Desmosedici, con Danilo Petrucci (Ducati Pramac) che chiude settimo assoluto con 1:39.619. Il suo compagno di scuderia, Jack Miller, invece, è solamente 16esimo dopo qualche problema di troppo.

Se la Ducati scappa, la Yamaha non è lontana. Terzo posto finale per Maverick Vinales con 1:39.422 dopo l’1:40.114 della FP1 e si ferma a 492 millesimi dallo scatenato Lorenzo. Buona giornata anche per Valentino Rossi che in mattinata ha fatto segnare il miglior tempo con 1:39.456 mentre nel pomeriggio non è andato oltre ad un 1:39.989. Per quale motivo? Il nove volte campione del mondo ha provato il time attack già nel primo turno, montando la doppia gomma Soft, mentre nel pomeriggio ha lavorato sulla lunghezza della gara. Ha portato fino allo sfinimento le sue coperture e ha fatto segnare il suo miglior crono con gomma Media al posteriore. Com’è ben noto la casa di Iwata soffre a livello di pneumatici in ottica gara e, proprio per questo motivo, il lavoro del pesarese si è concentrato su questa criticità. Risale, dopo un weekend del Mugello anonimo, Johann Zarco (Yamaha Tech3) che chiude ottavo in 1:39.633 dopo l’1:39.933 del mattino e, udite udite, inizia a farsi largo anche il suo compagno malese Hafizh Syarhin che risulta decimo con 1:39.782. Buon segnale per il marchio che sfrutta i curvoni del T4 come nessun altro.

Giornata in chiaro-scuro per la Honda. Marc Marquez è 12esimo anche per colpa di una caduta nelle fasi finali della sessione pomeridiana. il campione del mondo in carica aveva chiuso in 1:39.882 la FP1, mentre nella FP2 non è andato oltre l’1:39.990. Come sempre il numero 93 ha lavorato sulla durata delle gomme e, da domani, tornerà a lottare per la vetta. Ha fatto leggermente meglio il suo compagno Dani Pedrosa, nono con 1:39.655, mentre il migliore della scuderia nipponica è Cal Crutchlow (LCR Honda) che termina il suo venerdì in sesta posizione con 1:39.458 e conferma di essere in un ottimo periodo a livello psico-fisico.

Sugli scudi, e non è una novità nei primi turni di prove, la Suzuki, per merito del solito Andrea Iannone. Il pilota di Vasto è stato in grado, unico del lotto, di avvicinarsi a Lorenzo, fermandosi a 107 millesimi con un interessante 1:39.037. Il suo compagno di team prosegue nel trend negativo, e conclude solamente 18esimo con 1:40.399 a quasi 1.4 secondi di distacco. Dopo un avvio di campionato positivo, lo spagnolo sta perdendo malamente il duello interno, e la scuderia giapponese forse inizia a mangiarsi le mani per avere scaricato così a cuor leggero “The Maniac”. La moto continua a migliorare, ma manca ancora la costanza a livello di gara. Domani in qualifica Iannone sarà protagonista.

 

 

 

 

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alessandro.passanti@oasport.it

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foto:Valerio Origo

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