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MotoGP, GP Catalogna 2018: Valentino Rossi fa la differenza ma la Yamaha….

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“Il nostro obiettivo è quello di tornare competitivi per vincere. Mi sento l’antagonista di Marquez come ha detto lui? Non mi sento niente. Io cerco di fare più punti possibile, essere secondo è buono e ho allungato su chi mi insegue”.

Con queste parole Valentino Rossi ha commentato il terzo posto del GP di Catalogna, settima prova del Mondiale 2018 di MotoGP. Il centauro italiano, approfittando anche della caduta di Andrea Dovizioso, ha gestito come meglio non poteva le proprie gomme, conscio dei limiti tecnici attuali della sua Yamaha. Di fatto, come accaduto anche al Mugello, è sempre lui la prima M1 del lotto e la seconda posizione in campionato, a 27 lunghezze da Marc Marquez, autorizza a fare pensieri ambiziosi.

Il problema però resta la moto, non all’altezza di chi ottiene i risultati. Per Valentino è il terzo podio consecutivo ma i problemi che affliggono la due ruote di Iwata sono sempre gli stessi: elettronica e sfruttamento degli pneumatici. E’ anche per questo che la condotta di gara del “Dottore”, quest’oggi, è stata sulla difensiva. Il meglio possibile, ci fosse stato Dovizioso fino alla fine, era una quarta piazza e, per un pilota come Rossi, questo non può certo bastare.

Da parte sua, il campione di Tavullia ha espresso in maniera chiara ai tecnici nipponici quali sono le criticità che affliggono il mezzo a sua disposizione. Spetta agli ingegneri del Sol Levante trovare delle soluzioni da questo punto di vista, perché il centauro italiano del suo lo sta mettendo. La corsa catalana è stata l’ennesima conferma di ciò. Ad Assen, tra due settimane, vedremo qualcosa di diverso?

 





 

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