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MotoGP, GP Italia 2018: Valentino Rossi, la classe senza tempo di un mito impareggiabile

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Cosa significa essere un mito? Essere un punto di riferimento per la massa, un’icona facilmente riconoscibile, un eroe per molti appassionati, un idolo per i tifosi, un atleta capace di trascendere il tempo e di segnare la storia, di superare qualsiasi barriera ed ergersi a paladino indiscusso e indiscutibile di uno sport. Per capirlo meglio basta dare uno sguardo alle tribune di oggi del Mugello, si comprende ulteriormente la grandezza e l’unicità di un fenomeno come Valentino Rossi che va ben oltre lo sport e che entra nel quotidiano di milioni di persone.

La fiumana gialla si è riversata sul circuito toscano ancora una volta e ha potuto assistere a uno show eccezionale, una recita spettacolare del Dottore che ha confezionato una sorpresa inattesa e ha riscritto il libro dei record del motociclismo mettendo in pista tutta la sua classe proverbiale. Contro tutto e tutti, nonostante le difficoltà della Yamaha, nonostante la caratura degli avversari, nonostante partisse con tutti gli sfavori del pronostico. La pole position confezionata al Mugello, proprio quando nessuno se lo aspettava, sublima la carriera del centauro di Tavullia e ne è lo specchio perfetto, un risultato che esplica 22 anni di carriera inimitabili e indimenticabili: da vero fuoriclasse è in grado di tirare fuori il coniglio dal cilindro, sguazza nelle difficoltà e le risolve, sovverte i pronostici, scalda il cuore dei tifosi, riscrive pagine di storia e cattura l’attenzione grazie a gesta epica.

Valentino Rossi non scattava dalla prima casella dal GP di Motegi 2016, è diventato il pilota più anziano a conquistare una pole position (la settima al Mugello come nessun’altro, la 55esima in carriera a tre da Mike Doohan) e sta facendo sognare tutti gli amanti delle due ruote che sperano in una recita proverbiale anche nella gara di domani: la missione sarà complicata ma per un supereroe come lui tutto è possibile. A 39 anni suonati stiamo vivendo una nuova epoca, in pista ammiriamo la classe senza tempo di un’icona pop che verrà ricordata da generazioni e generazioni, ammirata per la sua grandezza, per i suoi risultati sportivi, per la sua riconoscibilità. Il primo atto del pazzo delirio al Mugello si è già consumato, ora c’è bisogno dell’apoteosi finale…

 





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