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MotoGP
MotoGP, GP Olanda 2018: la “Cattedrale del Motociclismo” attende Valentino Rossi ed Andrea Dovizioso. Marquez e Lorenzo i favoriti?
E’ tempo di Assen (Olanda), la “Cattedrale del Motociclismo” aspetta i centauri più veloci del mondo pronti ad esibirsi dove il coraggio conta maggiormente e una staccata non è mai troppo azzardata.
Nel luogo in cui solo i migliori hanno vinto e conseguito la loro “Laurea” con oggetto “Velocità ed ambizione“, il Circus delle due ruote torna a bussare alle porte degli appassionati per regalare emozioni. Eravamo rimasti al successo di Jorge Lorenzo in Catalogna (Spagna) , il secondo sigillo consecutivo dello spagnolo sulla Ducati. Un’esibizione di forza e incisività senza uguali, quella del maiorchino, in simbiosi con la GP18 come non lo era mai stato. Una prestazione di tal livello che Jorge si candida al ruolo di favorito anche sul circuito olandese. La sua scorrevolezza nella guida può essere funzionale alle curve di grande percorrenza della “Cattedrale” e non resta che attendere i riscontri reali della pista.
Marc Marquez, da par suo, è sempre tra gli osservati speciali. Secondo a Barcellona, l’asso di Cervera ha imparato la lezione del Mugello e nel GP di casa ha corso con estrema saggezza, comprendendo che non c’era modo per battere Lorenzo. Assen è un circuito che piace a Marc (3 vittorie in carriera) e quel ricordo dello scontro con Valentino Rossi (2015), all’ingresso della variante che immette al rettilineo dei box, fa parte della storia di questo round.
Tuttavia l’alfiere della Honda dovrà guardarsi proprio dal “Dottore“, tra i grandi interpreti di questa pista: 10 vittorie, ultima delle quali quella dell’anno scorso. Anche da questo si comprende come il rapporto con questo tracciato sia speciale. Abbiamo citato l’episodio di tre stagioni fa ma gli aneddoti sono tanti: ad esempio la vittoria del 2007, battendo la Ducati di Casey Stoner, dopo che la sua qualifica era stata disastrosa (11°). Una rimonta da leggenda che contribuì a creare la figura del mito nei Paesi Bassi.
Poi da mettere in conto c’è la voglia di riscatto di Andrea Dovizioso. A pari punti con il compagno di squadra in classifica generale, a -49 da Marquez, il titolo è un miraggio, conseguenza dei tre “zero” nelle ultime quattro gare. Errori costati carissimo al forlivese che, forse, ha iniziato a risentire delle prestazioni eccellenti di Lorenzo. Una reazione inattesa quella del “Dovi” che in Olanda vorrà interrompere il trend negativo, dimostrando che l’investimento fatto dalla scuderia Borgo Panigale, nei suoi confronti, ha senso.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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