MotoGP
MotoGP, GP Olanda 2018: Valentino Rossi e la magia della ‘sua’ Assen. Possibile guizzo per riaprire il Mondiale
Valentino Rossi in questo Mondiale MotoGP 2018 sta facendo qualcosa ai limiti del possibile. Ha a disposizione una moto decisamente inferiore alle rivali, sia Honda che Ducati, ma nonostante tutto è secondo in classifica generale a 27 lunghezze di distacco da Marc Marquez. Il “Dottore” si sta letteralmente aggrappando a questa stagione, lottando con le unghie e con i denti, e mantenendo aperto un sogno che, sulla carta, non potrebbe continuare a cullare.
La sua Yamaha in questo avvio di campionato, come nella scorsa stagione, soffre, e non poco, ed è decisamente suscettibile a diverse condizioni. Talvolta soffre quando la temperatura si alza, oppure quando la pista ha poco grip. Nel complesso, tuttavia, non è competitiva per colpa di un gap a livello di elettronica che non la fa rendere al meglio in uscita di curva. Con uno scenario simile pensare a Valentino Rossi ancora in lotta per il titolo iridato ha quasi dell’incredibile.
La stagione del nove volte campione del mondo parla di quattro podi (tutti terzi posti) in sette gare, condite da un quarto ed un quinto posto, con l’unico “zero” in Argentina quando Marc Marquez lo buttò letteralmente fuori pista. Una grande continuità che sta permettendo al classe 1979 di rimanere in scia del leader della classifica. A questo punto, però, manca ancora un guizzo per lanciarsi ufficialmente a caccia del titolo. L’occasione giusta si presenterà nel prossimo weekend, quando il Circus della MotoGP sbarcherà nel Tempio della velocità di Assen per il Gran Premio di Olanda.
Su questa pista storica ed epica, Rossi ha sempre estratto il meglio di sè e della sua moto, come nell’edizione 2017, quando centrò la vittoria. Il luogo ideale, quindi, per dare una ulteriore corroborata alle sue chance di puntare al decimo titolo mondiale e nel quale mantenere aperto un campionato che Marc Marquez, sulla carta, dovrebbe invece vincere a mani basse. Se, invece, il pesarese sarà in grado di vincere sul tracciato della Drenthe avremo una seconda parte di 2018 ancor più emozionante di quanto ci si poteva attendere, con la variabile Ducati, da Andrea Dovizioso a, soprattutto, Jorge Lorenzo, che potrà ulteriormente scombinare i piani.
La pista e lo scenario sono quelli giusti, il resto dovrà farlo Valentino Rossi ed il suo talento, sperando che la sua M1 gli dia, finalmente, una mano. Per far capire quanto la Yamaha sia in sofferenza è sufficiente passare ai numeri. La moto di Iwata non vince una gara proprio dal Gran Premo di Olanda 2017 con lo stesso “Dottore”, mentre il suo compagno di scuderia Maverick Vinales non sale sul gradino più alto del podio dal Gran Premio di Francia del 21 maggio 2017. Lo spagnolo sottolinea perfettamente la crisi della sua moto, con due soli podi conquistati negli ultimi 13 appuntamenti, e esalta ulteriormente il lavoro del numero 46 che, come detto, è in lotta per un Mondiale che, con il mezzo che si ritrova, non dovrebbe assolutamente essere possibile.
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alessandro.passanti@oasport.it
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