MotoGP
MotoGP, la solidità di Valentino Rossi e la pochezza tecnica della Yamaha
C’era attesa in casa Yamaha su quello che i test di Barcellona avrebbero potuto dare alla M1. I problemi di elettronica e nella gestione delle gomme, nonostante i tre podi consecutivi di Valentino Rossi nel Mondiale 2018 di MotoGP, sono evidenti ed il “Dottore” allo stato attuale delle cose è impossibilitato a lottare con Ducati e Honda allo stesso livello.
Purtroppo la sessione catalana non ha dato i risultati sperati ed è Valentino a rimarcarlo: “Avevamo un po’ di cose da provare, soprattutto per cercare di migliorare l’accelerazione, però sinceramente non abbiamo trovato niente di buono. Abbiamo provato anche una gomma per la Michelin, che non è male, e fatto tante altre piccole cose. Però questo test non è stato niente di speciale“, ha ammesso il campione di Tavullia.
Il team di Iwata ha introdotto alcuni accorgimenti sull’elettronica e messo a disposizione dei piloti un nuovo serbatoio che, a conti, fatti non ha dato un grande beneficio in termini cronometrici: “Più che altro era pensato per avere una posizione di guida diversa. E’ una questione di dettagli, ma non credo che siano queste le cose che ci servono adesso“, la precisazione di Rossi.
L’impressione è quella che in Giappone facciano fatica a trovare la via di sviluppo migliore. Valentino, secondo in graduatoria a 27 punti da Marc Marquez, vorrebbe essere della partita per contendere l’iride al suo rivale n.1 ma la propria moto non è al livello che ci si aspetterebbe. Parlando, infatti, di criticità sull’elettronica, trovare una soluzione in tempi brevi non è semplice e quindi il titolo più che un obiettivo sembra un sogno.
giandomenico.tiseo@oasport.it
Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter
FOTOCATTAGNI