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MotoGP, Mondiale 2018: Lorenzo in grande spolvero e Dovizioso in crisi di identità. Su chi deve puntare la Ducati?

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Che Jorge Lorenzo, signori! Lo spagnolo sembra tornato quello di un paio di stagioni fa sulla Yamaha, incantando per la pulizia di guida e risultati in pista, in sella alla Ducati. Secondo successo consecutivo e, dopo il Mugello (Italia), è trionfo davanti al pubblico di casa del Montmeló (Spagna).

Una condotta di gara regale, conscio del fatto suo. Ci ha provato Marc Marquez ad impensierirlo ma non c’era molto da fare. Sicuro e preciso in frenata ed in percorrenza di curva, Jorge ha fatto la differenza, creandosi un margine incolmabile e vincendo ancora una volta in fuga. Una vittoria che, però, ha la rappresentazione del sorriso tirato della dirigenza di Borgo Panigale.

Non è un mistero, Lorenzo prenderà le valigie a fine stagione e si dirigerà verso Tokyo, per giocarsi le sue carte nella tana del lupo (Marquez). Il maiorchino di queste ultime due tappe però avrebbe fatto comodo alle aspirazioni iridate della Rossa. L’amarezza di quello che sarebbe potuto essere ed invece non è stato torna a galla puntualmente. “Se mi fosse stato dato questo pacchetto prima, le cose sarebbero andate diversamente“, ha ribadito il maiorchino ai microfoni di Sky Sport.

Parole che creano un po’ di imbarazzo a Claudio Domenicali e soci, visto che il loro investimento lo hanno fatto su un altro pilota che, nelle ultime quattro gare, ha totalizzato tre “zeri“. La caduta di ieri di Andrea Dovizioso, infatti, dà un gusto ancor più particolare al trionfo dell’iberico, confermato dal fatto che i due centauri sono entrambi a 66 punti in classifica generale, a 49 lunghezze dal leader del campionato, ieri secondo.

Su chi puntare? Il pilota italiano sembra in crisi di identità e la crescita esponenziale di Lorenzo sta avendo dei riflessi negativi sulla resa del forlivese. Ci si aspetta la reazione di Andrea, essendo lui il prescelto per portare l’iride, ma la superiorità esibita dal compagno di squadra in queste ultime due uscite, alimenta i dubbi e le perplessità su come la squadra italiana abbia gestito la situazione con il cinque volte campione del mondo.

 





 

giandomenico.tiseo@oasport.it

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1 Commento

1 Commento

  1. Luca46

    18 Giugno 2018 at 23:26

    A questo punto è ovvio che bisogna puntare su Dovizioso visto che è quello confermato. La cosa che mi sconcerta è che dopo le prime gare favorevoli al forlivese e totalmente negative per l’iberico la Ducati ha fatto tutto quanto in suo potere per ingarbugliare le cose. Credo che Dovizioso sia andato sotto stress e per la questione del contratto e per l’inattesa resurrezione di Lorenzo. Ripeto dopo le prime gare di quest’anno e dopo aver valutato il comportamento di Lorenzo nel finale dello scorso anno dovevano metterlo nelle condizioni di non nuocere a Dovizioso anche sabotandolo. Il risultato della strategia Ducati è che hanno fatto una grandissima moto ma sono già fuori dai giochi. È emblematico se non erro che Petrucci è quello messo meglio.

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