MotoGP
MotoGP, Mondiale riaperto… solo in apparenza. Tutto è nelle mani di Marc Marquez
Mondiale MotoGP riaperto dopo il Mugello. È questa la sensazione dopo il GP d’Italia che ha visto Marc Marquez cadere e trovare il secondo zero della stagione. Lo spagnolo non è andato a punti ed ha così prestato il fianco ai rivali, che ne hanno ovviamente approfittato. Il campione del Mondo in carica ha ora 23 punti di vantaggio sul primo inseguitore, Valentino Rossi. Un bottino comunque consistente, ma considerando come arrivava al Mugello il catalano non può certo ritenersi soddisfatto. Non completamente almeno.
Alla vigilia del GP d’Italia, Marquez era il dominatore incontrastato della stagione, reduce da tre vittorie consecutive. Per tutto il weekend toscano, però, la sensazione era che Marc fosse un po’ più “battibile”. Sensazione poi confermata dalla gara. Marc, in difficoltà con le gomme per tutto il fine settimana, ha optato per la dura sia all’anteriore che al posteriore, soluzione che lo ha costretto a spingere tanto all’inizio per rimanere nel gruppo di testa. Ovvero rischiando più di quanto non faccia di solito. Al quinto giro, quando si trovava in seconda posizione all’inseguimento di Lorenzo, Marquez è scivolato e stavolta non è riuscito a salvarsi come fa di solito. Ciò non vuol dire che non ci abbia provato, però: è rimasto attaccato alla sua moto senza però evitare di finire sulla ghiaia.
“Era difficile salvare questa caduta, siamo tutti umani“, ha dichiarato lo spagnolo. E meno male verrebbe da dire, perché la sua capacità di far leva su ginocchio e gomito e riuscire a rimettere puntualmente in piedi la moto fa spavento. Ad incutere maggiormente timore, però, fin qui, era stata la guida di Marquez. La sensazione, infatti, è come detto che il Mondiale si sia riaperto, ma a dirla tutta, il “merito” è proprio di Marc. La superiorità mostrata dallo spagnolo nelle prime sei gare è stata disarmante e solo un suo errore ha consentito di fatto agli inseguitori di recuperare. Proprio come già avvenuto in Argentina: nelle due gare in cui non è andato a punti, infatti, MM93 aveva la moto per vincere o quanto meno giocarsi il podio ma non lo ha fatto solo per demeriti propri.
Per questo motivo il Mondiale è sì aperto, ma con la sensazione che tanto, se non tutto, dipenda da Marquez. Il suo talento lo conosciamo e quest’anno è supportato pure dalla moto, la Honda, competitiva su tutte le piste. Basti pensare che un anno fa Marc concludeva la gara del Mugello al sesto posto, abbandonando l’Italia con 37 punti da recuperare (con due zero come nel 2018) sull’allora leader Maverick Viñales. Oggi, invece, lo spagnolo ha quasi una gara di vantaggio e a Barcellona sarà difficile per gli altri confrontarsi con la sua fame di rivalsa.
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alessandro.tarallo@oasport.it
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