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Nigeria-Argentina, Mondiali 2018: ultima chiamata per l’Albiceleste e Leo Messi. Si deve solo vincere!

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Il giorno della verità sta per arrivare. Domani a sera, a San Pietroburgo si deciderà il destino dell’Argentina di Leo Messi. Tanto inchiostro è stato sprecato dopo il pesante ko contro la Croazia. Allo stadio Nižnij Novgorod le reti di Rebic, Modric e Rakitic avevano il sapore della condanna.

La Nigeria, prossima avversaria, però, superando l’Islanda, ha dato un’altra chance alla truppa sudamericana. C’è però un solo risultato a disposizione, la vittoria, che neanche garantisce il passaggio del turno. La Selección, vincendo, supererebbe gli africani dovendo sperare in una non vittoria dell’Islanda contro la Croazia già qualificata.

Al di là però delle combinazioni, sono i giorni di preparazione, a questo incontro, della compagine di Sampaoli che hanno tenuto banco. Si è parlato di “ammutinamento” dei calciatori nei confronti del tecnico e di sfaldamento dello spogliatoio. Voci smentite nella conferenza stampa di presentazione dell’incontro.

La prova offerta contro i croati, però, ha messo in evidenza tanti equivoci tattici e le azioni argentine erano animate dallo spirito di iniziativa personale piuttosto che da quello collettivo. Andrà quindi trovata la chimica giusta, quella che è mancata nelle prime due apparizioni. Il ct qualche cambio lo farà. Si passerà ad un 4-2-3-1. In porta, Caballero pagherà il clamoroso errore che ha dato il via alla vittoria croata. Ci sarà Armani tra i pali, che dovrebbe essere preferito a Guzman. Davanti a lui Salvio, Mercado, Otamendi e Tagliafico, che costituiranno la linea difensiva. Mascherano e Peres faranno da schermo davanti alla difesa, a supporto dei quattro uomini offensivi. Pavon e Acuña correranno sulle fasce, poi ovviamente Lionel Messi alle spalle di Sergio Aguero.

Sulla sponda nigeriana, la formazione di Yusuf arriva con uno spirito diverso rispetto ai rivali. Con la vittoria o un pareggio, nel caso in cui l’Islanda non dovesse battere la Croazia, gli ottavi sarebbero conquistati. Nigeria che ripartirà dalla doppietta di Musa, riferimento offensivo principe del roster, apparso in grande condizione nel secondo incontro. A sostenerlo vi potrebbero essere Moses e Iwobi per comporre un tridente di tecnica e forza che potrebbe creare non pochi problemi alla retroguardia argentina.

Tuttavia, dovrà essere la partita anche di Messi. Fino ad ora, anche per colpe non proprie, il grande campione del Barcellona ha steccato ed il rigore sbagliato contro l’Islanda pesa come un macigno. Questa è l’ultima chiamata per mettere a tacere i critici e regalarsi un sogno.

 

 





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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: Marco Iacobucci EPP / Shutterstock.com

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