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Nuoto, Giochi del Mediterraneo 2018: le finali della prima giornata. Un’Italia tutta d’ORO! Valanga di successi degli azzurri

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Prima giornata di finali nel nuoto, presso il Centro Acuático de Campclar di Tarragona (Spagna), valida per l’edizione 2018 dei Giochi del Mediterraneo e le emozioni non sono mancate. Andiamo a raccontarvi quanto accaduto in vasca, con particolare attenzione ai colori azzurri.

Che assolo Simona Quadarella negli 800 stile libero femminili! Una prestazione di ottimo livello della 19enne romana, allenata da Christian Minotti, che ha saputo prevalere contro una campionessa di fama internazionale come la spagnola Mireia Belmonte, grande esperta di questa distanza. Quest’oggi però l’azzurra era superiore, scandendo un passo da 1’02” alto ogni 100 metri, toccando la piastra a metà gara con il tempo di 4’10″42 e gestendo un vantaggio di 2″ sull’iberica. Nelle ultime due vasche, poi, l’apoteosi in una fuga per la vittoria valsa un riscontro di grande valore (8’21″44), distante circa 1″ dal proprio primato. Tuttavia, un crono del genere in questa fase di preparazione, è un bel viatico in vista della rassegna continentale di Glasgow (3-9 agosto), dove l’azzurra vorrà recitare un ruolo da protagonista. Spagnola che, quindi, ha chiuso in 8’26″55 a precedere la slovena Tjasa Oder (8’28″91). In sesta posizione troviamo l’altra azzurra Diletta Carli (8’38″44).

Altra finale ed altra medaglia per l’Italia. I 200 stile libero maschili sorridono al Bel Paese che conquista un magnifico argento con Filippo Megli. L’azzurro, impostando una gara regolare, si è dovuto piegare solo al serbo Velimir Stjepanovic (1’47″13), grande interprete anche dei 400 sl. L’italiano ha avuto la meglio in un arrivo serrato sull’egiziano Marwan Elkamash: 1’48″02 per il nostro portacolori, a precedere di un decimo il nordafricano. Si è deciso tutto nell’ultima vasca e Megli è stato bravissimo a venir fuori. Niente da fare invece per l’altro azzurro Stefano Di Cola (quinto in 1’49″53), a cui è mancata la chiusura nell’ultimo 50 metri

Unica ad infrangere la barriera dei 55″ e l’oro della gara regina, versione femminile, è suo. Erika Ferraioli centra il suo obiettivo ed in 54″91 piega le velleità dell’iberica Lidon Munoz Del Campo (55″28) e della slovena Neza Klancar (55″40). Una gara in cui lo spunto veloce della romana ha fatto la differenza. Quinta posizione invece per Laura Letrari (56″04). La marcia trionfale dell’Italnuoto non si arresta ed il dorso veloce (50 metri), versione maschile e femminile, è tutto nostro! E’ Simone Sabbioni a centrare il bersaglio grosso chiudendo con il tempo di 25″11 e battendo in un arrivo spalla a spalla il toscano Niccolò Bonacchi. Messo dietro il temuto greco Apostolos Christou (25″35). E poi, il “testimone del successo” è passato nelle mani di Silvia Scalia, a segno in 28″33, 24 centesimi meglio dell’iberica Duane Marce Da Rocha. In terza piazza l’ellenica Theodora Drakou (28″61).L’altra italiana in gara, Tania Quaglieri, ha toccato la piastra in sesta posizione (28″92).

Insaziabile la compagine tricolore nella piscina di Tarragona. Arriva il quinto e sesto oro di giornata firmato da Piero Codia ed Elena Di Liddo nei 100 delfino. Sul versante maschile ennesima doppietta con il friulano vincente in 52″25 a precedere di nove centesimi Matteo Rivolta, prendendosi una piccola rivincita, pensando agli Europei 2017 in vasca corta di Copenhagen (Danimarca), quando il lombardo toccò per primo. Terza posizione per il turco Umit Can Gures (52″53), il migliore delle batterie. Neanche il tempo di metabolizzare che Di Liddo stampa un 57″59 (nuovo personale), tanto per gradire, nuotando stupendamente, soprattutto nei secondi 50 metri. Sensibilmente distanziate le altre: l’argento è dell’egiziana Farida Osman (58″51) mentre il bronzo è della greca Anna Ntountounaki (58″78). Settima posto, invece, per l’altra italiana Claudia Tarzia (1’00″27).

Si iscrive al club “El Dorado” anche Luca Pizzini. L’atleta allenato da Matteo Giunta, tecnico anche di Federica Pellegrini, conquista il successo nei 200 rana maschili, dominando la scena dal primo all’ultimo metro. Un riscontro cronometrico di tutto rispetto per Pizzini, a poco meno di un secondo dal personale. Un 2’09″91 (passaggio ai 50 metri di 1’02″64), che gli ha consentito di aprire letteralmente le acque e far proprio l’atto conclusivo con irrisoria facilità. Niente da fare per la coppia spagnola composta da Joan Ballaster Puig (2’13″48) e da Alex Castejon Ramirez (2’13″91). Poco fortunato Edoardo Giorgetti, a due centesimi dal terzo gradino del podio, autore di una prestazione discreta.

La sequenza fortunata del Bel Paese ha una piccola battuta d’arresto nelle finali dei 200 rana donne e dei 200 misti uomini. Francesca Fangio e Martina Carraro non vanno oltre la quarta e la sesta posizione in una specialità dominata dalle padrone di casa, rispettando il pronostico: vittoria di Jessica Vall Montero (2’25″22) a precedere la connazionale Marina Garcia Urzainqui (2’25″39) e la turca Viktoria Zeynep Gunes (2’26″92). Quarta piazza anche per il livornese Federico Turrini, nell’alternarsi degli stili, che in 2’01″14 si è fermato ai piedi del podio nella gara vinta dal greco Andreas Vazaios (1’59″40), davanti allo spagnolo Hugo Gonzalez De Oliveira (2’00″53). Pier Andrea Matteazzi, invece, ha concluso settimo in 2’03″30.

Nella finale dei 400 misti donne ancora Spagna ad esultare con il successo della meno titolata delle atlete in finale, ovvero Catalina Corro Lorente che in 4’39″42 ha conquistato l’oro a precedere la serba Anja Crevar (4’40″62) e Carlotta Toni (4’41″43), incaricatasi di riprendere il filo del discorso interrotto in casa Italia. Alessia Polieri è, invece, sesta in 4’43″35 davanti ad una stanca Belmonte Garcia (4’43″98).

A completamento di questa giornata una piccola delusione arriva e cioè quella della staffetta 4×100 stile libero maschile, squalificata insieme alla Spagna. Gli azzurri si erano imposti davanti alla Serbia, in un arrivo spalla a spalla, ma poi la docce fredda poco dopo il tocco della piastra. Serbi, dunque, vittoriosi con il crono di 3’15″76 facendo meglio della Grecia (3’18″25) e della Turchia (3’20″72). Ci pensano però, a sorpresa, le ragazze della 4×200 sl ad ottenere l’ultimo trionfo di giornata. Grazie ad una grande ultima frazione di Laura Letrari, il quartetto italiano pone la propria firma in 8’02″63 battendo la Francia (8’03″05) e la Spagna (8’04″53). Concludiamo questa prima giornata con 8 ori, 3 argenti ed 1 bronzo.  

 





 

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Foto: pagina facebook Simona Quadarella

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