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Nuoto, Giochi del Mediterraneo 2018: le finali della seconda giornata. Valanga di medaglie per l’Italia. Paltrinieri e Panziera sugli scudi

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Seconda giornata di finali nel nuoto, presso il Centro Acuático de Campclar di Tarragona (Spagna), valida per l’edizione 2018 dei Giochi del Mediterraneo e le emozioni non sono mancate. Andiamo a raccontarvi quanto accaduto in vasca, con particolare attenzione ai colori azzurri.

Gregorio Paltrinieri conquista l’oro che mancava alla collezione. I 1500 stile libero sono suoi e mai in discussione. Il 14’46″25 è sufficiente per piegare le mire degli avversari e vale una promessa per il futuro. Un passo deciso nei primi 700/800 metri (59″5 ogni 100 metri), poi un piccolo calo nella seconda parte. Del resto, si è ancora in fase di preparazione. Il trionfo tricolore è stato completato da Domenico Acerenza, secondo in 14’55″44 (personale per il lucano), compagno di allenamenti di Paltrinieri ed in grande crescita in quest’annata, ricordando l’ottimo 400 sl degli Assoluti di Riccione. Sul terzo gradino del podio troviamo il francese Joris Bouchaut (15’08″70).

E’ Federico Turrini a rispondere presente nei 400 misti, toccando per primo al termine di una contesa appassionante. 4’16″37 per il toscano, autore di un’ottima progressione a stile libero, decisiva per la conquista della vittoria. Alle spalle del livornese troviamo il padrone di casa Joan Lluis Pons Ramon (4’17″92) ed il portoghese Joao Alexandre Vital (4’18″76). Quarto l’altro azzurro Pier Andrea Matteazzi (4’20″01), in lizza per il podio fino ai 300 metri, poi è mancata la chiusura dell’ultimo 100 metri.

C’era attesa nei 100 stile libero maschili ed Alessandro Miressi e Luca Dotto hanno centrato l’obiettivo podio, pur non essendo al meglio della loro condizione. 48″56 per il torinese, che nuota vicino al proprio personale (a circa un paio di decimi), e 49″20 per il velocista veneto, a completamento della top3 di questo atto conclusivo. Troppo veloce per gli azzurri l’algerino Oussama Sahnoune che, anche grazie ad un ottimo avvio (22″90 nei primi 50 metri), ha saputo gestire alla grande il ritorno degli avversari, stampando un 48″00 di altissimo profilo internazionale.

E’ la vittoria del campione quella di Fabio Scozzoli nei 100 rana. L’azzurro, gravato dalla preparazione dell’ultimo periodo, non era in grandi condizioni e quindi doveva usare altre armi: la determinazione e l’esperienza. La vasca iberica lo ha premiato e la gara è stata sua con il crono di 1’00″36 (passaggio ai 50 metri di 27″95). E’ sempre il migliore Fabio in partenza ed in virata, mentre la nuotata non è perfetta. Tuttavia, quanto visto in acqua basta per centrare l’oro e mettersi dietro il serbo Caba Siladi (1’00″46), il migliore delle batterie, ed il turco Wassim Elloumi (1’01″61).

Margherita Panziera conferma la sua nuova dimensione, aggiudicandosi l’atto conclusivo delle due vasche in 1’00″74, esibendo una condotta regale e senza esitazioni, minimamente turbata dal passaggio veloce di Silvia Scalia (29″73 ai 50 metri). La progressione nell’ultima parte è tutta marcata dalla 22enne di Montebelluna, che così centra il bersaglio grosso a precedere di pochi centesimi l’altra azzurra (1’00″99). Terza piazza per la turca Ekaterina Avramova (1’01″16). Altre due medaglie nella specialità degli uomini. Il greco Apostolos Christou (54″68) beffa di pochi centesimi l’accoppiata Simone Sabbioni-Christopher Ciccarese che ottengono un argento ex-aequo (54″77). Entrambi i nostri portacolori perdono terreno nella prima vasca, dando modo all’ellenico di conservare, seppur di poco, il vantaggio nella seconda parte.

Elena Di Liddo, oro nei 100 farfalla ieri, è argento quest’oggi nell’unica vasca del delfino, siglando il crono di 26″21. L’azzurra paga una partenza poco brillante e non riesce, con la sua consueta progressione, a contrastare l’egiziana Farida Osman (25″48), autrice del nuovo primato della rassegna. Sul terzo gradino del podio troviamo la francese Marie Wattel (26″48) mentre l’altra italiana Elena Gemo non va oltre il settimo posto (26″95), pagando dazio nello stacco dal blocchetto. Sul versante maschile dei 50 farfalla Piero Codia conquista il bronzo (23″74) nella gara vinta dal greco Kristian Gkolomeev (23″53), a precedere l’egiziano Abdelrahman Elaraby (23″69) ed appunto il friulano. Codia non sfrutta al meglio i primi 15 metri, rimonta nel finale ma non a sufficienza per cogliere il successo. 23″87 per l’altro rappresentante del Bel Paese Andrea Vergani (quinto). Arrivano poi due bronzi nei 200 stile libero donne e nei 200 misti femminili di Linda Caponi e di Anna Pirovano

In conclusione sono le staffette a garantire un doppietta d’oro d’alta qualità. Nella 4×200 sl maschile  Matteo Ciampi, Stefano Di Cola, Mattia Zuin e Filippo Megli si aggiudicano l’oro, piegando in un duello appassionante la Serbia. 7’11″66 per gli azzurri che, con le ultime due frazioni, hanno preso il largo rispetto ai rivali (7’18″57). Terza piazza per la Spagna in 7’20″41. Stesso risultato per la compagine femminile. Paola Biagioli, Erika Ferraioli, Giada Galizi e Laura Letrari hanno posto il loro sigillo nella 4×100 sl, toccando la piastra in 3’39″95 ed ottenendo il nuovo primato della manifestazione. Messe dietro la Francia (3’41″32) e la Spagna (3’41″88).

 





 

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Foto: Gasperoni

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