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Nuoto, Settecolli 2018: gli azzurri ancora a caccia della convocazione per gli Europei. I criteri di qualificazione

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Il Trofeo Settecolli di Roma, da sempre, è l’ultima ancora di salvezza per chi non ha strappato il pass per i grandi appuntamenti internazionali in programma tra luglio e agosto ma spesso si rivela un boomerang per chi ottiene il lasciapassare alla piscina del Foro Italico perché, con il picco di condizione raggiunto un mese prima rispetto all’evento internazionale, si rischia poi che la forma scivoli via e che si vada al Mondiale o Europeo di turno a fare una brutta figura. Serve una programmazione minuziosa per riuscire ad arrivare a Roma non ancora al cento per cento ma quanto basta per non sfigurare e magari per ottenere il pass (quest’anno con gli Europei i minimi sono tutt’altro che improponibili anche per gli atleti di seconda fascia, quelli che ancora non sono qualificati) e cercare di mantenere la forma o addirittura affinarla nel mese successivo.

Gli Europei di Glasgow offrono molte possibilità agli atleti di buon livello di vestire la casacca azzurra. La squadra italiana che parteciperà agli Europei sarà piuttosto ampia ed è possibile iscrivere fino a quattro atleti per ogni gara individuale con l’opportunità solo per i primi due di ogni nazione di superare il primo turno. Insomma, c’è già un Italia che correrà per le medaglie a Glasgow, formata da chi ha ben figurato a Riccione ad inizio aprile, ma ne è in arrivo un’altra con maggiori incognite ma con discrete possibilità di fare bene nella kermesse scozzese.

Occhi puntati, prima di tutto, su Gabriele Detti che non ha ancora strappato il pass per Glasgow ma che se dimostrerà di essere in salute e pronto alla battaglia sarà chiamato da Butini anche in assenza di un tempo limite. magari per essere utilizzato solo in una parte dell’ambizioso programma che vorrà preparare per Tokyo 2020 che comprende dai 200 stile fino ai 1500.

Questi gli atleti già qualificati per Glasgow:

Simone Sabbioni nei 50 dorso, Simona Quadarella negli 800 stile libero, nei 1500 stile libero e nei 400 stile libero, Domenico Acerenza nei 400 stile libero e nei 1500 stile libero, Arianna Castiglioni nei 100 rana e nei 50 rana, Martina Carraro nei 100 rana e nei 50 rana, Federico Burdisso nei 200 farfalla, Ilaria Cusinato nei 400 misti, nei 200 misti e nei 200 farfalla, Carlotta Toni nei 400 misti, Alessia Polieri nei 400 misti e nei 200 farfalla, Andrea Vergani nei 50 stile libero e nei 50 farfalla, Luca Dotto nei 50 stile libero, nei 100 stile libero e con la 4×100 sl, Silvia Scalia nei 50 dorso, Ilaria Bianchi nei 100 farfalla e nei 200 farfalla, Elena Di Liddo nei 100 farfalla e nei 50 farfalla, Thomas Ceccon nei 100 dorso e nei 200 misti, Francesca Fangio nei 200 rana, Fabio Scozzoli nei 100 rana e nei 50 rana, Stefania Pirozzi nei 200 stile libero, Gregorio Paltrinieri negli 800 stile libero e nei 1500 stile libero, Federica Pellegrini nei 100 stile libero e nei 100 dorso, Alessandro Miressi nei 100 stile libero e con la 4×100 sl, Ivano Vendrame con la 4×100 sl, Lorenzo Zazzeri con la 4×100 sl, Matteo Rivolta nei 100 farfalla, Piero Codia nei 100 farfalla, Margherita Panziera nei 100 dorso e nei 200 dorso, Matteo Restivo nei 200 dorso, Luca Pizzini nei 200 rana, Lucrezia Raco nei 50 stile libero, Filippo Megli nei 200 stile libero, Federico Turrini nei 400 misti.

A questi si aggiungono tre nuotatori a titolo individuale e sei funzionali alle staffette 4×100 stile libero femminile e 4×200 stile libero maschile convocati ad integrazione della Nazionale in base ai risultati ottenuti ai Campionati Italiani di Riccione: Claudia Tarzia (100 farfalla), Sara Franceschi (200 misti), Martina De Memme (1500); Laura Letrari, Giada Galizi ed Erika Ferraioli (4×100 sl), Stefano Di Cola, Matteo Ciampi e Mattia Zuin (4×200 sl).

Di spazio ce ne può essere ancora, in tutti i campi. Nella velocità maschile, ad esempio, spicca l’assenza di Marco Orsi, uno da quinto posto mondiale nei 50 stile libero, campione d’Europa in carica nei 100 misti in vasca corta. Il bolognese ha subito nell’ultimo anno una forte involuzione tecnica nello stile libero sul quale sta lavorando e vedremo se riuscirà a farsi trovare pronto a Roma e ad essere inserito in extremis nel gruppo dei velocisti. In campo femminile, sempre parlando di velocità, spicca l’assenza di Aglaia Pezzato, l’allieva di Matteo Giunta e compagna di allenamenti di Federica Pellegrini che proverà lo sprint finale per rientrare a far parte del gruppo delle staffette veloci.

Nel dorso maschile all’appello manca gente del calibro di Ciccarese (bronzo nei 100 dorso a Tarragona), Mora, Milli e Bonacchi che hanno la possibilità di raggiungere i compagni di squadra Simone Sabbioni, Thomas Ceccon e Matteo Restivo, con prestazioni all’altezza delle aspettative dei tecnici. Nel dorso femminile Scalia e Panziera ci sono già ma Quaglieri e Zofkova potrebbero ancora rientrare nei piani della nazionale.

La rana maschile, priva di Martinenghi che salterà tutta la stagione per i problemi fisici che lo tengono fermo ormai da diversi mesi, è tutta sulle spalle di Scozzoli e Pizzini ma potrebbe offrire qualche sorpresa. Toniato al momento non sembra in grado di ottenere prestazioni all’altezza della stagione olimpica e il giovane Fusco deve compiere un salto di qualità repentino per entrare nel mirino del ct azzurro. Dalla rana femminile, escluse le già qualificate Carraro e Castiglioni, difficilmente si potranno vedere atlete in grado di essere chiamate in azzurro.

Nella farfalla maschile Codia, Rivolta e Burdisso ci sono ma manca all’appello uno dei prospetti più interessanti del nuoto azzurro, quel Giacomo Carini che sui 200 farfalla ha saputo strabiliare due anni fa ma sta faticando a ritrovarsi nelle ultime due stagioni. In campo femminile Bianchi e Di Liddo sono pronte a darsi battaglia, Polieri andrà a caccia della sua prima medaglia europea in vasca lunga e difficilmente potrà essere aggiunto qualche altro prospetto, tenuto conto anche dell’integrazione di Tarzia.

Nei misti il panorama è molto interessante in campo femminile, dove all’appello manca, ad esempio, Anna Pirovano, capace di salire sul podio a Tarragona e ad essere protagonista ad alti livelli ai campionati italiani. In campo maschile potrebbe essere Pier Andrea Matteazzi, due volte finalista a Tarragona, l’uomo nuovo da affiancare al capitano Turrini e al giovane rampante Thomas Ceccon, atteso a conferme a livello internazionale.

 

 





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