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Nuoto, Settecolli 2018. Italia a tre punte ma c’è anche il nuovo che avanza e uno Scozzoli di ritorno

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Italia a tre punte, in attesa del ritorno, sempre più probabile in prospettiva Glasgow, di Gabriele Detti. Federica Pellegrini, Gregorio Paltrinieri e Simona Quadarella, i tre medagliati di Budapest 2017, avranno i fari puntati addosso al Trofeo Settecolli anche se dovranno vedersela con avversari di altissimo livello in quello che può essere considerato a tutti gli effetti un antipasto dell’Europeo nelle acque scozzesi.

Federica Pellegrini avrà di fronte una montagna da scalare in quella che, quest’anno, sarà la sua gara, i 100 stile libero. La campionessa veneta troverà gente del calibro di Sarah Sjostroem e Ranomi Kromowidjojo e Pernilla Blume al suo fianco in vasca e per lei si tratterà di un test importante per capire a che punto è la condizione dopo i raduni in altura e in vista dell’ultimo mese di lavoro in prospettiva europea. Il panorama europeo attuale non offre particolari appigli da podio per la Divina che però è abituata a stupire i propri tifosi e anche stavolta potrebbe tirare fuori il coniglio dal cilindro, magari come accadde nel 2016 quando fu capace di battere proprio sui 100 sua maestà Kromowidjojo, salvo poi capitolare nella sua gara, i 200, nell’appuntamento olimpico.

Gregorio Paltrinieri arriva a Roma dopo la doppietta e le buone sensazioni di Tarragona 2018. Mikhayl Romanchuk, il suo rivale annunciato per le gare di mezzofondo a Glasgow ci sarà ma non è iscritto negli 800 e nei 1500, quindi strada spianata per il modenese per una doppietta che potrà infiammare il pubblico del Foro Italico ma peccato per un confronto diretto volutamente mancato che avrebbe acceso ancora di più il meeting romano (Romanchuk si fermerà a 400 stile libero e 400 misti). La speranza è che da Paltrinieri arrivino conferme cronometriche dopo le buone prestazioni ai Giochi del Mediterraneo che hanno evidenziato un miglioramento nei particolari (virata e subacquea) del campione olimpico e due volte campione del mondo azzurro.

La terza punta è Simona Quadarella. Anche per lei la doppietta di Tarragona 2018, ottenuta a casa di Mireia Belmonte, che ha chiuso alle sue spalle sia nei 400 che negli 800 stile, è stata galvanizzante in vista dell’Europeo ma la nuotatrice romana ha bisogno di altre conferme e altre sfide e il Settecolli la metterà di fronte a colei che potrebbe tentare di strapparle un posto sul podio fra un mese a Glasgow, la ungherese Bogiarka Kapas, uscita con le ossa rotte dal Mondiale casalingo ma desiderosa di prendersi una bella rivincita in vista della cavalcata olimpica.

Subito sotto le punte ci sono due atleti che vanno a Glasgow per puntare dritti al podio e che utilizzeranno il Settecolli come banco di prova. Ilaria Cusinato ha saltato i Giochi del Mediterraneo (era impegnata anche con gli esami di maturità) e dunque si presenta al meeting romano un po’ al buio ad un mese dall’appuntamento più importante dell’anno. A Copenhagen è salita per la prima volta su un  podio internazionale assoluto, a Riccione ha strabiliato con tempo di valore mondiale nei misti e ora lancia la volata in vista di Glasgow, trovandosi di fronte due rivali del calibro delle britanniche Wilmott e Miley, capaci di dire la loro a livello mondiale, non solo in Europa. Con una Hosszu non proprio concentrata sul nuoto quest’anno, si possono aprire scenari molto interessanti in questa gara.

Fabio Scozzoli, infine: ha vinto a Copenghagen, è piaciuto tantissimo a Riccione e arriva dalla doppietta d’oro a Tarragona con tempi buoni ma non straordinari, in linea con le aspettative della vigilia in fase di pieno carico. Scozzoli vuole tornare sul podio di un Europeo in vasca lunga a sei di distanza dall’ultimo trionfo, quello che precedette la grande delusione di Londra 2012. Il Settecolli è il posto giusto dove effettuare uno degli ultimi test probanti perchè a fianco Scozzoli avrà il numero uno assoluto della rana, Adam Peaty, che avrà un po’ il dente avvelenato dopo la sconfitta subita nei 50 di Copenghaen. I 100 rana sono indubbiamente una delle gare del meeting con al via, oltre a Scozzoli e Peaty, anche il britannico Murdoch, l’olandese Kamminga, il bnrasiliano Joao Gomes Junior, il lituano Titenis, lo specialista dei 200 tedesco, un po’ in crisi di risultati, Marco Koch, l’outsider tedesco Schwigenschloegl e l’egiziano Elkamash che ha dato filo da torcere a Scozzoli ai Giochi del Mediterraneo. Insomma, un piccolo Mondiale nel quale mancano solo Van der Burgh e un altro azzurro, che si farà attendere ancora un po’, Niccolò Martinenghi, che è comunque sempre nella mente degli appassionati e che speriamo tutti noi di rivedere molto presto in acqua.





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