Nuoto
Nuoto, Settecolli 2018. L’antipasto di Glasgow è servito al Foro Italico con qualche “chicca” dal resto del mondo
Scrivi Settecolli e leggi Glasgow: è un piccolo Europeo quello che si disputerà a Roma da domani a domenica, con tante stelle del firmamento natatorio del Vecchio Continente con l’aggiunta di qualche “chicca” anche fuori dall’Europa come la nazionale brasiliana o un campione assoluto come Chad Le Clos che ha scelto l’Italia come base permanente.
Le due star assolute, però, rispondono al nome di Sarah Sjostroem e Adam Peaty, due campioni capaci di sfornare record mondiali a ripetizione e di dominare la scena della rana (Peaty) e della farfalla e stile libero (Sjostroem) da tre anni a questa parte, pronti a regalare spettacolo anche se la condizione non potrà essere ottimale. Non mancheranno atri grandi nomi del panorama internazionale, come il velocista carioca Fratus, la velocista olandese Kromowidjojo, ormai presenza fissa del Settecolli, il vice campione del mondo dei 1500, nonchè rivale dichiarato di Paltrinieri (che non incrocerà le armi con l’azzurro) Romanchuk dall’Ucraina, la discussa ranista russa Efimova, unica rappresentante dello squadrone russo che potrebbe sbancare nella piscina scozzese, il britannico Guy che si sta trasformando in specialista della farfalla dopo essere stato grande protagonista del mezzofondo. Saranno questi gli atleti di maggior livello con cui se la vedrà la Nazionale azzurra al gran completo, con una sola pesante assenza, quella di Gabriele Detti, impegnato a recuperare terreno con allenamenti durissimi dopo il problema alla spalla che lo ha bloccato a ottobre dello scorso anno.
STILE LIBERO VELOCITA’. In campo maschile si preannunciano gare interessatissime con una sfida stratosferica tra Benjamin Proud e Bruno Fratus che potrebbe valere una medaglia mondiale, soprattutto nei 50. C’è l’azzurro Vergani, grande protagonista a Riccione, chiamato ad una conferma, c’è grande curiosità per vedere all’opera il neo-azzurro Santo Condorelli e c’è l’ultima chiamata in chiave Europei per Marco Orsi che rischia di vedere sfumare un’altra stagione in vasca lunga, dopo le soddisfazioni di Copenhagen che sembravano averlo riportato ad altissimo livello.
In campo femminile i 50 e i 100 stile sono due delle gare meglio frequentate dell’intero meeting: vedere nella stessa vasca Sarah Sjostroem, Ranomi Kromowidjojo, Pernille Blume e Federica Pellegrini non è semplice e solo un 100 stile con questo parterre vale il prezzo del biglietto. Sarah Sjostroem sarà al via anche dei 200 stile, scelta sempre problematica per lei ma non troverà fra le rivali Federica Pellegrini e nemmeno Charlotte Bonnet che si sta preparando in Francia per cercare il bis di Copenhagen
STILE LIBERO MEZZOFONDO. In campo maschile, escluso Detti, ci sono tanti protagonisti annunciati in vista di Glasgow ma la sfida tanto attesa tra Paltrinieri e Romanchuk è rimandata all’Europeo. L’ucraino farà 400 stile e misti, Paltrinieri un più classico 800 e 1500 dove non dovrebbe trovare grandi avversari, se non il compagno di allenamenti Acerenza che a Tarragona ha retto il ritmo del modenese per quasi tutta la gara.
In campo femminile è sfida annunciata a due tra l’ungherese Kapas e l’azzurra Simona Quadarella che a Tarragona ha dimostrato di essere già molto avanti con la preparazione: una sfida che potrebbe ripetersi a livelli altissimi anche nella piscina di Glasgow.
FARFALLA. In campo maschile la gara principe sarà i 50 farfalla con l’ucraino Govorov, il britannico Proud e il tedesco Wierling a sfida Rivolta e Codia, mentre nei 100 alta è la curiosità per vedere all’opera James Guy nella versione 2.0. Guy doppierà anche sui 200 che vedono al via due brasiliani di assoluto valore come De Deus e Melo ma la star assoluta sarà l’ungherese Kenderesi mentre in casa Italia si attende lo squillo di Giacomo Carini con un occhio all’argento dei recenti Giochi del Mediterraneo Berlincioni
In campo femminile Sarah Sjoestrom può farla da padrone anche se sui 50 ritroverà come avversaria Kromowidjojo e, perché no, un’Elena Di Liddo che sta vivendo la sua stagione migliore, per continuità di rendimento. Nei 100 ci proverà Ilaria Bianchi ad impensierire la valchiria svedese, mentre i 200 si presentano molto interessanti con Alessia Polieri, bronzo a Tarragona, a sfidare la slovena Klinar, Hanah Miley, le ungheresi Kapas e soprattutto Szilagyi e le britanniche Thomas e Atkinson.
RANA. In campo maschile l’unica star azzurra è Fabio Scozzoli, reduce dal bis d’oro tutt’altro che scontato a Tarragona, roccaforte solida della rana italiana in attesa del rientro di Martinenghi. Serve una roccia per respingere l’assalto del campione di tutto Adam Peaty che ha un conto in sospeso con il romagnolo, dopo la sconfitta subita agli Europei in vasca corta nei 50 e dunque vorrà riscattarsi in lunga a un mese da Glasgow. I 100 rana con Murdoch, Titenis, Kamminga, Gomes Junior e, perché no, Marco Koch, sono una delle gare più interessanti del meeting in assoluto. Nei 200 Koch proverà a tornare a fare la voce grossa e Pizzini, bronzo europeo in carica, cercherà di rispondere.
Nel femminile il duo azzurro Castiglioni-Carraro se la vedrà con una serie di pezzi da novanta come la russa Efimova, che si porta dietro l’alone di polemica mai sopito legato al doping, la danese Moller-Pedersen, che deve riprendersi dopo un periodo di appannamento e che punterà molto sui 200, la batteria di britanniche da Sjobhan Mari O’Connor all’astro nascente Vasey, alla velocista Clark, fino alle specialiste dei 200 Molly Renshaw e Chloe Tutton, con le quali si misurerà la campionessa italiana Francesca Fangio.
DORSO. Simone Sabbioni è la punta di un movimento che ha subito uno strano regresso nell’ultimo periodo, anche se a Tarragona si è rivisto un Ciccarese in grande spolvero capace di fare oro e argento nelle sue due gare. Il rumeno Glinta, l’ungherese Bohus e il tedesco Diener sono le star di una specialità che, sulla carta, offre meno spunti di altre al Settecolli al maschile ma Sabbioni ha le armi per stupire e vuole tornare sui livelli di due anni fa dopo i fasti della vasca corta e in vista della sfida con i russi a Glasgow.
In campo femminile Margherita Panziera è l’astro nascente del movimento italiano. Non più una bambina ma ancora giovanissima, la veneta arriva dalla doppietta di Tarragona e sta preparando al meglio l’appuntamento europeo. Come lei Silvia Scalia, mentre si attendono squilli dalla compagna di allenamenti di Federica Pellegrini Carlotta Zofkova e dalla giovane modenese Tania Quaglieri che non si è ripetuta finora dopo gli exploit tricolori dell’anno scorso. Il test è probante perché in vasca c’è gente forte come Baumrtova, le britanniche Davies e Dawson, la campionessa europea di Berlino un po’ in calo nelle ultime stagioni Mie Nilsen, l’olandese Toussaint: insomma, un mezzo Europeo anche qui al Foro Italico.
MISTI. In campo maschile i Giochi del Mediterraneo hanno rivitalizzato il capitano azzurro Federico Turrini, oro nei 400 e hanno messo in evidenza l’altro azzurro Matteazzi che punta ad una qualificazione europea. Il parterre è di buon livello, a partire dallo specialista ungherese Verraszto, fino ad arrivare ai brasiliani Almeida e Santos, ai britannici Litchfield e Williams e al resto della compagnia ungherese con Gyurta e Bernek, non due qualsiasi.
In campo femminile la batteria di potenziali campioncine azzurre è guidata da Ilaria Cusinato che è ormai una realtà di queste specialità ma che arriva dagli esami di maturità. C’è Carlotta Toni, che a Glasgow ci sarà, non ci sono Pirovano, protagonista a Tarragona e Franceschi che preparano gli Europei juniores in programma fra una settimana. Wilmott, Miley, Kapas e Zavadova le star internazionali con cui le azzurre dovranno confrontarsi.