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Olimpiadi Invernali 2026: l’Italia ha un’avversaria in meno! Il referendum boccia Sion, trionfo del no nel Canton Vallese
L’Italia ha un’avversaria in meno nella corsa che porta all’organizzazione delle Olimpiadi Invernali 2026. Il referendum indetto nel Canton Vallese ha infatti bocciato la candidatura di Sion che dunque si deve tirare indietro: ha vinto il no con il 53,9%, alle urne si è recato il 65% degli aventi diritto (a Sion si è arrivati al 61% di voti contrari). In ballo la concessione di un credito di 100 milioni di franchi (circa 86,2 milioni di euro) che il Cantone avrebbe dovuto deliberare a favore della manifestazione.
L’Italia rimane in corsa con Milano, Torino e Cortina (bisognerà poi decidere la città unica da candidare). Le altre avversarie sono Stoccolma (Svezia), Graz (Austria), Calgary (Canada) ed Erzurum (Turchia) visto che anche Sapporo si era chiamata fuori qualche settimana fa. Finalmente il nostro Paese ha un governo politico e si può iniziare a lavorare, l’organizzazione dei Giochi verrà assegnata nel settembre 2019.
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