Ciclismo

Operazione Tour de France. Vincenzo Nibali preoccupato per la cronosquadre: “Siamo indietro, aspettiamo i materiali”. Slongo ottimista: “Perdiamo meno di un minuto”

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Vincenzo Nibali si sta giustamente preoccupando per la cronometro a squadre del Tour de France: la terza tappa potrebbe risultare decisiva per le sorti della classifica generale e molte delle ambizioni di maglia gialla passano dalla frazione attorno a Cholet dove i minuti potrebbero fioccare. Lo Squalo teme di pagare dazio nei confronti dell’attrezzatissimo Team Sky di Chris Froome ma anche di tanti altri big che sulla carta possono contare su una formazione più valida per la prova contro il tempo.

Le cattive sensazioni si sono ampliate dopo la deludente cronosquadre disputata ieri al Giro del Delfinato: doveva essere un test importante proprio in vista della Grande Boucle e purtroppo la Bahrain Merida lo ha fallito, accusando due minuti di distacco dalla corazzata britannica in 35 chilometri di corsa. Un ritardo importante e che spaventa, assolutamente da non replicare al Tour de France se non si vogliono compromettere le speranze di successo finale. Nibali ha esposto le proprie perplessità anche alla Gazzetta dello Sport: “Purtroppo i materiali nuovi in vista del Tour (si riferisce alla nuova bicicletta speciale e all’abbigliamento, ndr) non sono ancora arrivati. Siamo molto indietro. Inoltre non avevamo una squadra di specialisti e così il risultato è stato questo“.

Va sottolineato che la Sky schierava quattro stelle come Kwiatkowski, Moscon, Thomas e Castroviejo che saranno al Tour de France mentre la Bahrain Merida cambierà cinque uomini in vista della Grande Boucle (resteranno soltanto Nibali, Pelizotti e Haussler) ma l’umore del messinese, che va a caccia di un bis dopo il trionfo del 2014, non può essere al massimo. Più ottimismo invece da parte di coach Paolo Slongo: “Sky sarà il riferimento anche tra un mese ma per noi sarà un’altra storia. Mal che vada, al Tour mettiamo in conto di perdere un minuto. Ma se tutto andrà per il meglio, anche meno“. Molto potrebbe infatti cambiare con l’inserimento dei fratelli Izaguirre che sono impegnati al Giro di Svizzera e soprattutto con l’arrivo della nuova bicicletta e dei nuovi indumenti.

 





(foto Pier Colombo)

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