Calcio

Pagelle Tunisia-Inghilterra 1-2, Mondiali 2018: doppietta di Kane, è lui l’uomo partita

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PAGELLE TUNISIA-INGHILTERRA

TUNISIA (4-2-3-1)

Mouez HASSEN: 6. Nonostante sia stato in campo solo per 14 minuti, l’estremo difensore tunisino ha sfoderato due grandi parate: un salvataggio col piede su Lingard e la respinta in volo sulla linea prima del gol su ribattuta di Kane. (DAL 14′ Farouk BEN MOUSTAFA: 5,5. In porta non imita Hassen, sbaglia un paio di uscite, ma è graziato da Syam Ben Youssef prima e salvato dal palo poi).

Dylan BRONN: 6. Per la prima volta dopo 20 minuti la nazionale africana si rende pericolosa grazie ad una sua percussione sulla fascia destra. In difesa soccombe, ma contro una nazionale inglese così è veramente difficile ben figurare.

Syam BEN YOUSSEF: 6. Entra in partita solo dopo un quarto d’ora di gioco. Si fa perdonare in fase difensiva quando fine primo tempo salva il risultato ben due volte da un eventuale secondo vantaggio dell’Inghilterra.

Yassine MERIAH: 5. In affanno in difesa, fatica a marcare le due punte in maglia rossa. Troppo scorretto, viene graziato dal direttore di gara che non nota le sue eccessive trattenute su calci piazzati ai danni di Kane.

Ali MAALOUL: 5,5. In bambola, come tutta la retroguardia nordafricana, nei primi dieci minuti di gara. Il terzino destro non riesce a contrastare Trippier per tutta la partita.

Ellyes SKHIRI: 5,5. Dovrebbe essere un difensore aggiunto e contrastare le azioni avversarie a partire dalla metà campo. Non riesce ad applicare il compito semplicemente perché i centrocampisti rivali sono di un altro livello.

Fakhreddine BEN YOUSSEF: 6. Si procura il rigore che porta al pareggio la nazionale nordafricana, “merito” dell’ingenuità di Walker. Nella ripresa si sacrifica dietro per cercare di mantenere in parità il risultato.

Ferjani SASSI: 6,5. Cerca la porta nel momento migliore delle Aquile di Cartagine durante il primo tempo, ma la sua conclusione dal limite viene leggermente deviata in calcio d’angolo. Si fa perdonare pochi minuti dopo con l’angolatissima l’esecuzione del calcio di rigore che riporta in parità e rimette in carreggiata la propria nazionale.

Anice BADRI: 5,5. Il numero 9 della nazionale tunisina non è incisivo a differenza del suo compagno di reparto citato precedentemente, perde molti dribbling uno contro uno. Unica nota positiva, la precisione nei passaggi, nella quale è quasi impeccabile.

Naim SLITI: 6. Dal punto di vista individuale l’esterno tunisino possiede un gran potenziale tecnico, lo dimostrano i suoi dribbling palla al piede. Tuttavia, manca lo specchio della porta e le sue conclusioni sono fuori misura. (DAL 73′ Mohamed Amine BEN AMOR: s.v.)

Wahbi KHAZRI: 5. Un fantasma a larghi tratti del match, la sua prestazione non può essere giustificata dalle poche azioni costruite dai suoi compagni, dato che la Tunisia tra il 20′ e il 30′ ne ha avute diverse di occasioni. (DALL’ 85′ Saber Khalifa: s.v.)

All. Nabil Maaloul: 6. Nella prima parte dell’incontro la sua squadra è completamente in bambola, e infatti subisce gol dopo appena 11 minuti. Quando si riaccende la speranza dopo il pareggio, il morale della nazionale cambia completamente e le Aquile di Cartagine riescono a resistere all’assalto degli avversari fino al raddoppio di Kane al 90′.

 

INGHILTERRA (3-5-2)

Jordan PICKFORD: 6. Non può nulla su un rigore eseguito in maniera eccellente, sarebbe stato sovrumano se al posto di toccarla con la punta delle dita l’avesse deviata.

Harry MAGUIRE: 6. Non commette errori significativi in difesa. A partire dal secondo tempo cerca di dare man forte alla propria squadra andando alla ricerca del gol. Si sacrifica per la propria maglia e per questo motivo è il migliore nella retroguardia inglese.

John STONES: 6. Sul destro avrebbe l’occasione di riportare in vantaggio i Leoni dopo pochi istanti, ma calcia malissimo la sfera e getta via una grande occasione. Nulla di particolare in difesa.

Kyle WALKER: 5. Un intervento ingenuo in area di rigore che riporta in partita la Tunisia. Un errore che costa veramente caro. Soprattutto perché, come si è visto nelle giornate precedenti, quando una squadra di seconda fascia ritrova la speranza, una fatalità del genere rischia di diventare letale.

Ashley YOUNG: 6. Sul campo è il giocatore con più esperienza nelle fila della nazionale dei Tre Leoni. In realtà ciò non viene dimostrato, è il meno pericoloso tra i centrocampisti della sua squadra.

Dele ALLI: 6,5. Implacabile dalla sinistra quando prende il posto di Ashley Young. Ogni suo cross in mezzo è un potenziale assist sul piatto d’argento, peccato che i suoi compagni non sempre ne approfittino nella maniera corretta. Viene sostituito a dieci minuti dalla fine dopo aver dato davvero tanto per la squadra (DALL’ 80′ Ruben Loftus-Cheek: s.v.)

Jordan HENDERSON: 6,5. Ottima conclusione al volo al 18° minuto che finisce tra le braccia del portiere. Un regista con abilità da regista grazie ad un’ottima lettura del gioco e personalità.

Jesse LINGARD: 6,5. Sfortunatissimo a fine primo tempo, quando dopo una bellissima intuizione scavalca l’estremo difensore con un tiro, ma la gioia del gol gli viene negata dal palo. (DAL 93′ Eric DIER: s.v.).

Kieran TRIPPIER: 7. Una mina vagante dalla destra, tanta personalità e velenoso sui calci piazzati: prestazione più che soddisfacente per l’esterno dei Tre Leoni, che non si arrende mai

Harry KANE: 7,5. Da attaccante puro, si trova nel momento giusto al posto giusto quando realizza il primo centro. Dopo la siglatura, ha poche occasioni tra i piedi per raddoppiare, ma non si dispera e al 91′ trova il guizzo che decide le sorti del match. 3 tiri in porta, 2 gol.

Raheem STERLING: 5,5. Avrebbe la possibilità di aprire le marcature al 4′, ma calcia male e mette sul fondo a porta vuota. Quella è la sua unica occasione del match. (DAL 68′ Marcus RASHFORD: 5,5. In ombra, trova poco spazio per mettersi in luce

All. Gareth Southgate: 6,5. Il gioco espresso dall’Inghilterra è uno dei più interessanti del Mondiale, ma è preoccupante la fatica con cui arriva la rete dopo il pareggio. In ogni caso, insieme al Belgio è l’unica big che è riuscita a vincere all’esordio dei Mondiali 2018.

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Foto: Marco Iacobucci EPP/Shutterstock.com

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