Oltre Cinquecerchi
Pattinaggio artistico a rotelle, il bilancio del ct Fabio Hollan: “Le condizioni degli azzurri sono positive, si stanno addentrando sempre di più nel sistema Rollart”
La stagione sportiva di pattinaggio artistico a rotelle sta entrando nel vivo. Dopo gli importanti appuntamenti del Trofeo Internazionale Fabio Barbieri, l’International German Cup 2018 di Friburgo e il Trofeo Sedmak-Bressan di Opicina (Trieste), nei primi giorni di giugno si sono svolti i primi Campionati Nazionali, quelli della specialità di Obbligatori, prima di una lunga serie di competizioni che vedranno nei Campionati Assoluti di Folgaria (Trento), in programma dal 29 luglio al 4 agosto, uno dei momenti clou dell’intera annata.
Abbiamo intervistato il Commisario Tecnico della Nazionale Fabio Hollan, discutendo sulle condizioni degli atleti azzurri valutate nella prima fase della stagione, non trascurando anche il progressivo avanzamento del nuovo sistema di valutazione Rollart, il quale vedrà la sua applicazione definitiva a partire dall’anno prossimo.
Buongiorno Fabio. Dopo la prima parte della stagione stiamo per addentrarci in uno dei periodi più caldi, ovvero quello dei Campionati Nazionali Assoluti, fondamentali per convocazioni europee e mondiali. Come procede la preparazione dei pattinatori azzurri, quali sono le sue sensazioni?
“Le sensazioni sono senz’altro buone. Ho avuto modo di valutare gli atleti sia nei raduni che nella prima trasferta ufficiale svolta a Friburgo per L’international German Cup 2018 in maggio, dove per altro si è testato il nuovo sistema Rollart, notando che i ragazzi si stanno indirizzando sempre di più verso la nuova modalità di giudizio impostando i programmi con questa nuova concezione. Lo stato di forma, considerato il periodo dell’anno, è senz’altro positivo”.
Nei primi giorni di giugno si sono svolti i Campionati Nazionali di Obbligatori. Qual è il suo bilancio?
“I Campionati di Obbligatori sono andati abbastanza bene, il livello l’ho trovato leggermente inferiore rispetto a qualche anno fa, anche dal punto di vista qualitativo, probabilmente anche a causa dei nuovi esercizi introdotti quest’anno che hanno richiesto senz’altro tempo per l’assestamento”.
Al Trofeo Sedmak-Bressan di Opicina abbiamo goduto della bellissima performance della coppia di artistico formata da Rebecca Tarlazzi e Luca Lucaroni, entrambi anche ottimi singolisti. Quali sono le condizioni delle due stelle azzurre?
“I ragazzi hanno ripreso l’attività da poco, sia per problemi di infortunio che personali. Nonostante ciò si sono comportati benissimo, al Sedmak avendo completato esclusivamente la preparazione dello short hanno presentato solo quel programma in quanto stanno lavorando solo in questo momento sul lungo. Non per questo hanno rinunciato alla gara, anzi sono stati eccezionali e bravi esprimendo la volontà di testare il programma che avevano pronto in quel preciso momento. Ora sono certamente più sereni e tranquilli e pieni di volontà per poter recuperare il tutto”.
In questa prima fase della stagione ci sono state diverse occasioni per sperimentare il nuovo sistema di giudizio Rollart. Quali sono dal punto di vista dei tecnici e degli atleti le maggiori difficoltà nella costruzione dei programmi seguendo questa nuova concezione di valutazione?
“Le difficoltà maggiori dal nostro punto di vista sono legate alla durata dei programmi. Con il nuovo sistema sono aumentati gli elementi richiesti, sia nello short che nel lungo, oltre questo ci sono le components, quindi la pattinata, i passaggi di transizione eccetera. Queste novità richiedono una ricerca molto più approfondita. Con il sistema di valutazione tradizionale quando si esegue una linea retta o una diagonale si fa relativamente in poco tempo. Adesso esprimendo un lavoro più raffinato, più ricercato a livello di piede e di filo, si spende molto più tempo e risulta un po’ faticoso inserire le difficoltà. Andare ad assemblare tutti gli elementi ha creato e sta creando alcune complessità, ma solo perché non c’è mai stata questo tipo di abitudine: i programmi prima erano più “leggeri” e non si dava giusta importanza all’aspetto che oggi chiamiamo “components”; nonostante questo aspetto tutti, dagli allenatori agli atleti, stanno andando verso la giusta direzione. In generale c’è una grandissima voglia di entrare quanto più possibile all’interno dei meccanismi del nuovo sistema“.
Nel corso dell’International German Cup come ti è sembrato l’impatto delle altre nazioni con il Rollart?
“In generale tutti le nazioni stanno lavorando benissimo. Sono rimasto davvero sorpreso in positivo dagli atleti della Spagna, del Portogallo, ma anche di quelli argentini e brasiliani che effettivamente stanno comprendendo il sistema alzando il livello generale delle competizioni. Grazie al Rollart si sta quindi creando una crescita globale che di certo aiuterà a creare meno dislivello rispetto a quanto visto negli scorsi anni“.
In occasione del trofeo Sedmak-Bressan svolto ad Opicina lo scorso maggio si è testato, in anteprima mondiale, il nuovo sistema anche sulla specialità della danza. Com’è andata?
“La specialità che presenta ancora qualche piccolo problemino in questo senso è certamente la danza, da sempre più astratta e meno oggettiva dal punto di vista della valutazione. Sicuramente il sistema di giudizio Rollart diventerà funzionale anche per questa specialità ma ci sarà bisogno di più tempo e di più test come quello svolto al Sedmak-Bressan. Nella danza ci sono talmente tanti piccoli elementi che possono incidere e influire sulla valutazione finale che c’è ancora qualcosa da limare. Nonostante ciò siamo già a buon punto perché prova dopo prova tutto va affinandosi sempre più”.
A proposito di danza, specialità che a lei tocca particolarmente, come procede il movimento italiano di questa specialità?
“La maggior parte degli atleti li ho visionati nel raduno svolto in aprile a Misano Adriatico (Rimini). Abbiamo un parco di pattinatori valido sia nelle categorie giovanili come Jeunesse e Cadetti sia in Junior e Senior. Nella massima categoria nelle coppie è calato qualche numero perché qualche atleta ha smesso, abbiamo tuttavia un’ottima categoria Junior che sta venendo su molto bene. Tutte le categorie stanno comunque lavorando molto bene soprattutto in ottica Rollart migliorando decisamente la qualità tecnica. Parimenti in Solo Dance, per quanto ci siano delle difficoltà minori essendo una specialità individuale, tutti stanno entrando bene nel sistema“.
Quest’anno ai Campionati Nazionali si utilizzerà per l’ultima volta il sistema tradizionale. Tuttavia ci sarà comunque una giuria in parallelo che valuterà le gare con il Rollart . Credi sia utile pubblicare le classifiche del nuovo sistema nonostante ancora quest’anno il tutto si decida con il “10.0”?
“Il fatto di svolgere le gare con una giuria in parallelo credo sia fatto più per tarare il sistema nuovo, per vedere se funziona, se gira. Anche perché un atleta in gara tiene conto del Rollart ma si presenta comunque per essere valutato con il sistema tradizionale. Chi si presenta ai Campionati Nazionali non pattinerà al 100% seguendo il Rollart: le valutazioni e le successive convocazioni seguiranno comunque il sistema tradizionale. Tuttavia i documenti Rollart possono essere utile ai termini degli atleti che parteciperanno alle gare internazionali che, con l’ausilio dei pdf con i dettagli delle valutazioni, potranno suggerire ai convocati come intervenire al fine di preparare al meglio le gare internazionali. Gli stessi atleti che hanno presentato un programma funzionale per Rollart nei trofei svolti nella prima parte della stagione non è escluso che facciano qualche modifica per gli Assoluti, visto che verranno valutati col sistema tradizionale“.
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Foto: Raniero Corbelletti