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Roland Garros 2018: Fabio Fognini e Camila Giorgi, tra il cogliere l’occasione e l’uscire con i rimpianti

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E’ stato un sabato di grande passione per il tennis italiano al Roland Garros. Due battaglie straordinarie e che hanno avuto un esito diverso. Se da una parte c’è la gioia per la qualificazione agli ottavi di Fabio Fognini dopo aver sconfitto al quinto set Kyle Edmund, dall’altra c’è la delusione e il rimpianto per l’occasione mancata da Camila Giorgi, sconfitta 8-6 al terzo set da Sloane Stephens.

Fabio Fognini ha visto la sconfitta molto vicina, ma ha saputo rialzarsi e reagire ad un momento difficile. Una vittoria più di testa, di nervi, di concentrazione che di talento e colpi vincenti. Quasi una rarità nella carriera del sempre estroso ligure, che oggi ha disputato la sua peggior partita di questo Roland Garros. I soliti blackout non sono mancati, vedi secondo e terzo set, ma per fortuna questa volta non hanno compromesso l’esito della partita.

Nei momenti decisivi della partita, finali del quarto e quinto set, Fognini ha giocato in maniera molto intelligente, gestendo al meglio la pressione del momento. Più palle in campo, più voglia di scambiare da fondo, quasi come ad aspettare il puntuale errore di Edmund. Il nativo di Arma di Taggia ha girato la partita in suo favore e potrà proseguire la sua strada nello Slam parigino in un tabellone che rimane davvero molto invitante. Infatti adesso negli ottavi il ligure affronterà Marin Cilic, testa di serie numero quattro del torneo, ma che ha nella terra una superficie non molto amata e contro il quale Fognini può davvero ambire al successo.

La gioia per la vittoria di Fognini viene un po’ smorzata dalla delusione per la sconfitta di Camila Giorgi. La marchigiana ha sicuramente giocato una grande partita contro Sloane Stephens, testa di serie numero 10 del torneo e campionessa in carica degli US Open, ma alla fine è maggiore il rimpianto. Camila si è trovata per due volte a servire per il match, ma a differenza di Fognini non ha saputo reggere la tensione. Nel primo cambio di campo sul 5-4 si è proprio visto come la pressione abbia attanagliato la marchigiana. Giorgi non ha praticamente mai messo in campo la prima di servizio, consegnandosi praticamente alla risposta dell’americana. Una partita che purtroppo è la fotografia della carriera di Camila, con quel che poteva essere ma che alla fine non è stato.

 





 

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Foto: Alessio Marini

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