Roland Garros 2018: Fognini esce a testa altissima ed ora punta alla scalata del ranking ATP

Il sogno parigino di Fabio Fognini è terminato dopo una pazzesca battaglia di oltre tre ore e mezza  contro il croato Marin Cilic. Una sconfitta in cinque set che brucia tantissimo e che lascia anche molti rimpianti, perchè il ligure era stato capace di rimontare due set di svantaggio al numero quattro del mondo prima di cadere al quinto.

Nonostante questo ko probabilmente oggi sul Philippe Chatrier si è visto uno dei migliori Fognini della carriera, soprattutto sul piano comportamentale, dell’atteggiamento in campo, della concentrazione e della voglia di non mollare un punto. Dopo i primi due set persi abbastanza nettamente, anche per via del solito problema al tendine, il ligure ha saputo reagire alle difficoltà, trovando le contromisure ad un Cilic semplicemente perfetto fino a quel frangente.

Purtroppo alla fine non è bastata una grandissima prestazione al nativo di Arma di Taggia, che si è trovato di fronte un Cilic in versione US Open 2014. Da questa sconfitta comunque può davvero uscire un Fognini diverso, molto più consapevole dei suoi mezzi e che può davvero continuare la sua scalata verso il best ranking o addirittura la top ten.

Con questo risultato Fognini è già certo di salire alla posizione numero quindici della classifica mondiale, a meno due dal suo best ranking. Sicuramente il problema al tendine andrà valutato ed in queste settimane che precedono Wimbledon il ligure potrebbe anche rimanere a riposo completo e tornare solo per i Championships. Lo scorso anno a Londra il ligure si arresa al terzo turno a Murray e l’obiettivo è quello di provare a centrare la seconda settimana anche sull’erba inglese (come a Melbourne e a Parigi), cosa che gli permetterebbe di centrare quasi sicuramente quella tredicesima posizione. Inoltre nelle settimane successive tra alcuni tornei sul rosso in Europa e poi sul cemento americano Fognini potrebbe davvero andare a caccia di una Top Ten che per gioco e talento il ligure meriterebbe.

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Foto: Alessio Marini