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Roland Garros 2018, la consacrazione di Marco Cecchinato. Fabio Fognini non è più solo
Il Suzanne Lenglen oggi è stato teatro di un’impresa che nel tennis maschile italiano non accadeva da un po’. Dopo 7 anni, un azzurro raggiunge i quarti di finale del Roland Garros 2018 e non è l’estroso Fabio Fognini, ultimo a centrare questo obiettivo. Autore della prodezza è un ragazzo siciliano, cresciuto tantissimo in questo 2018, che a Parigi sta vivendo un sogno.
Stiamo parlando di Marco Cecchinato che, nell’ottavo di finale odierno, si è permesso di eliminare dal torneo più prestigioso sulla terra rossa il belga (n.9 del mondo) David Goffin. Una vittoria in quattro set, dal sapore di rivincita, ricordando il ko inflitto dal top10 al nostro portacolori negli Internazionali d’Italia 2018. Tuttavia, sul red carpet parigino, c’è stato poco da fare per il finalista delle ATP Finals. Le accelerazioni ed i colpi di fino sciorinati dal palermitano sono stati da antologia e la prestazione di questa domenica 3 giugno 2018 ha il sapore della consacrazione.
Forse l’entusiasmo ancora influenza la nostra analisi, ma difficile non sottolineare la portata di questa prova e ciò che si è visto in campo. Il nostro portacolori non ha mai indietreggiato al cospetto di un avversario più qualificato ed esperto. Anzi, è stato proprio lui ad avere il pallino del gioco in mano, disegnando traiettorie enigmatiche, per Goffin, sul Lenglen che hanno strappato gli applausi a scena aperta del pubblico.
Non sembrava quasi di essere a Parigi ma al Foro Italico per il caloroso sostegno dei supporters. Cecchinato, con il suo tennis, ha conquistato tutti e può fregiarsi di essere il nono giocatore italiano a raggiungere i quarti in un torneo dello Slam nell’era Open. Un riscontro non da poco, a maggior ragione perché è una “prima” per un tennista abituato a ben altri palcoscenici qualche mese fa.
Tuttavia, da quel successo a Budapest (Ungheria), qualcosa è scattato ed oggi nella faretra “tennistica” italiana, il Bel Paese ha un’altra freccia su cui poter contare. La prossima sfida sarà contro un certo Novak Djokovic, giunto per la nona volta di fila nei quarti al Roland Garros. Campione nel 2016 e con 12 Major in bacheca, il serbo sta tornando ai suoi livelli, dopo i problemi al gomito. L’incrocio ha i connotati da “Mission Impossible” ma Marco dovrà vivere questo confronto come ha fatto fino ad ora, senza pensare a quel che c’è dopo, ma assaporando ogni quindici come fosse l’ultimo.
giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: profilo twitter Roland Garros