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Roland Garros 2018, Marco Cecchinato IPERURANICO! Impresa epica, sconfitto Novak Djokovic! Semifinale leggendaria!
Marco Cecchinato è in semifinale al Roland Garros. Sì, avete letto bene, è tutto vero. Novak Djokovic si è arreso in quattro set 6-3 7-6(4) 1-6 7-6(11) al termine di tre ore e ventisei minuti di tennis di livello celestiale. Prosegue la favola del giocatore siciliano, ora tra i migliori quattro dello Slam parigino, e prosegue alla grande, perché la vittoria di oggi è di quelle che segnano una carriera, che resteranno indelebili nella memoria personale e di questo sport.
Oggi non ci sono stati avversari stanchi o infortunati, come con Goffin nel turno precedente. Sì, Djokovic è apparso contratto a livello dei muscoli del collo in avvio, poi indolenzito ad un polpaccio, ma è stato comunque in grado di esprimere il suo miglior tennis, il meglio che è in grado di esprimere in questa fase della sua carriera. Ma non è bastato, perché oggi era il momento di Cecchinato, perché questo è il Roland Garros di Marco Cecchinato. Si era presentato a Parigi nel miglior momento della carriera ma senza aver mai superato un turno in uno Slam; ha rischiato, sotto due set a zero al primo turno con Marius Copil, ma venerdì si giocherà un posto in finale contro Dominic Thiem.
Una partita praticamente perfetta, interpretata al meglio dal tennista palermitano, che è entrato in campo consapevole della forza del suo avversario ma deciso a giocarsi le sue carte. Zero pressione, anzi, per un’ora e mezza abbondante, è sembrato lui il giocatore con 40 quarti di finale Slam alle spalle ed il suo avversario quello “fuori contesto”. Al servizio è stato efficace, spedendo spesso Nole fuori dal campo o facendolo allontanare dalla riga di fondo, linea alla quale Marco è rimasto ben piantato, aggredendo a tutta, anche in risposta. Una partenza che ha colto di sorpresa Djokovic, che aveva sì dato segnali di ripresa ma che fin qui nel torneo un giocatore così intraprendente non se l’era mai trovato di fronte.
Il break è arrivato nel terzo game del primo set e il resto lo ha fatto la battuta di Cecchinato, che ha concesso solo tre punti persi con la prima, cinque in totale, a quello che fino a due anni fa era il miglior giocatore in risposta del circuito. Il 6-3 del primo parziale ha aumentato la fiducia di Marco, che ha sciorinato un tennis paradisiaco. Ha tenuto con forza la diagonale contro il temuto rovescio del serbo, variando il gioco, aprendo il campo e concedendosi il lusso di chiamare il suo avversario a rete con tante smorzate. Nemmeno lo scatto d’orgoglio di Djokovic ha piegato la fiducia dell’azzurro: Nole, sotto 2-1 con un break nel secondo set, ha avuto le prime palle break e si è riportato in parità con un parziale di 12 punti consecutivi. Ma Cecchinato è rimasto in partita con la testa ed è riuscito ad issarsi fino al tie-break annullando tre set point.
Un tie-break che Marco registrerà e riguarderà per anni perché è stato in grado di portare il livello del suo tennis ancora più in alto, esaltandosi ed esaltando il pubblico di Parigi. Dopo due set giocati a questo livello è stato fisiologico il calo di concentrazione. Un calo che ha consentito a Djokovic di rimettersi in partita con un terzo set durato forse troppo poco e che ha rischiato di condizionare pesantemente il resto dell’incontro. Perché l’intensità è scesa d’improvviso e perché Marco è sembrato lasciare andare il parziale.
Ma la differenza rispetto al Cecchinato di qualche mese fa sta nella testa. Quando tutto sembrava perduto e già ci si preparava al quinto set, con Djokovic al servizio sul 5-3 del quarto set, ecco la reazione di Marco, aggrappatosi con tutte le sue forze alla partita. Prima il controbreak, quindi un altro tie-break. Se quello del secondo set l’azzurro lo rivedrà per anni, questo, se possibile, lo incornicerà in camera. È andato in vantaggio 3-0, si è rifatto rimontare, ha avuto un match point sul 6-5, poi è tornato il vecchio Djokovic, che si preso due punti con due volée pazzesche, la seconda parando letteralmente il passante dell’avversario. Ma non è finita qui, perché Cecchinato ha poi annullato, con coraggio, tre set point in favore di Djokovic, il terzo addirittura in risposta (complice una stecca del serbo, disturbato dal pubblico).
Quindi è stato il turno dei match point in favore del palermitano. Tre per la precisione, il secondo giocato sul servizio, forse l’unico momento in cui Cecchinato si è ricordato di essere ad un passo dalle semifinali di uno Slam per la prima volta in carriera (prima di servizio in rete). Nole ha sentito l’odore del sangue ed è balzato in campo sulla seconda. Ma l’appuntamento con la storia è stato solo rimandato, perché sul 12-11, Djokovic ha provato il serve and volley ed è stato infilato dalla risposta di Cecchinato. Tutto vero: è semifinale al Roland Garros!
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alessandro.tarallo@oasport.it
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Foto: profilo Twitter Roland Garros