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Scherma, Europei 2018: Daniele Garozzo e Giorgio Avola si confermano ai vertici, azzurre sottotono nella sciabola

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Va in archivio con due medaglie azzurre la prima giornata di gare degli Europei 2018 di scherma a Novi Sad (Serbia). Il fioretto maschile non ha deluso le grandi aspettative della vigilia e ha regalato emozioni forti a tutti i tifosi italiani. Nella sciabola femminile le azzurre non sono invece riuscite a trovare l’acuto, con una prova complessivamente sottotono. Andiamo quindi ad analizzare quanto accaduto nelle gare odierne.

Partiamo dal fioretto dove Daniele Garozzo e Giorgio Avola si confermano sul podio continentale. Due atleti che riescono ad esprimersi al meglio nei grandi eventi e che sono una garanzia agli Europei. Garozzo ha sfiorato di un soffio il secondo oro consecutivo, ma ha centrato ancora una volta la finale, a dimostrazione della classe straordinaria di questo ragazzo. A 25 anni il siciliano può vantare in bacheca un oro olimpico, un bronzo iridato, un oro e due argenti europei. Un palmares davvero straordinario per quella che è a tutto gli effetti la stella del movimento maschile azzurro.

Per Avola arriva invece il terzo bronzo consecutivo, che da un lato conferma la grande costanza di questo atleta, ma dall’altra anche la mancanza del guizzo decisivo negli ultimi anni. Ottima prova anche di Andrea Cassarà, che a 34 anni sfiora un’altra medaglia, mentre l’unica nota stonata arriva da Alessio Foconi, che sembrava in grado di lottare con i migliori alla vigilia e invece si è fermato agli ottavi. In generale la prestazione degli azzurri è stata molto incoraggiante in vista della gara a squadre, dove l’Italia si presenterà come grande favorita.

Passiamo quindi alla sciabola, dove ci si aspettava sicuramente di più dalle nostre portacolori. Si può escludere da questo giudizio Rossella Gregorio, visto il sorteggio sfortunatissimo, che l’ha messa di fronte subito alla russa Sofya Velikaya, che andrà poi a conquistare l’oro. Non hanno invece brillato come sperato Irene Vecchi e Martina Criscio, entrambe fuori agli ottavi. Per Vecchi questa doveva essere l’occasione per confermare il bronzo iridato ottenuto lo scorso anno a Lipsia e invece al contrario ha replicato le ultime prestazioni deludenti in Coppa del Mondo. Dall’altra parte Criscio, che a gennaio aveva conquistato la sua prima vittoria da senior, non è riuscita a reggere la pressione di un evento così importante, ma considerando i suoi 24 anni avrà modo di rifarsi in futuro. Ora le azzurre, compresa Loreta Gulotta, out al secondo turno oggi, dovranno rifarsi nella gara a squadre, dove l’obiettivo sarà quello di difendere il titolo.

 

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alessandro.farina@oasport.it

Twitter: @Alefarina18

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Foto: Facebook Fie – photo Bizzi/Trifiletti

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