Senza categoria
Scherma, Europei 2018: spada femminile, che disfatta! Azzurre tutte eliminate prima dei quarti di finale
Non inizia bene per l’Italia la terza giornata degli Europei di Novi Sad. Nella prova della spada femminile tutte le azzurre sono state eliminate alle porte dei quarti di finale e hanno detto addio ai sogni di medaglia.
Le migliori sono state Rossella Fiamingo e Giulia Rizzi, entrambe eliminate negli ottavi di finale. Sicuramente sfortunata la siciliana che si è trovata in una parte di tabellone davvero insidiosa. Infatti, dopo aver vinto all’esordio contro la georgiana Maia Guchmazova per 15-9, Fiamingo ha sconfitto all’ultima stoccata per 15-14 nei sedicesimi l’ungherese Emese Szasz, numero uno del mondo, in quello che era un remake della finale olimpica di Rio. Purtroppo negli ottavi altro assalto complicato contro la rumena Ana Maria Popescu e sconfitta per 15-11.
Dopo due belle vittorie con l’ungherese Szabo e con la spagnola Fernandez, Giulia Rizzi si è arresa all’ucraina Olena Kryvytska con il punteggio di 15-13 dopo un assalto combattuto e che si è deciso nel finale con tre simultanee che hanno penalizzato l’azzurra.
Eliminazione ai sedicesimi per Mara Navarria, che si presentava a questa rassegna continentale da numero tre del mondo e con due vittorie all’attivo in questa stagione di Coppa del Mondo. La friulana è stata sconfitta dall’estone Kuusk per 15-10. Subito fuori, invece, Alberta Santuccio, ko per 15-10 con l’ungherese Budai.
CLICCA QUI PER TUTTI GLI ARTICOLI SULLA SCHERMA
Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter
Foto: Augusto Bizzi/Federscherma
ghost
19 Giugno 2018 at 20:47
@ale sandro
sono d’accordo.
qualche esperienza di scambio con realtà ben consolidate potrebbe tornare molto utile.
però che io sappia i nostri sono molto restii ad affrontare simili avventure, in tempi recenti ricordo solo alcuni atleti (Moellhausen, ma lei è troppo cosmopolita per rientrare negli standard italici, Marzocca -per amore- e Baldini) che per periodi più o meno prolungati sono stati a Parigi e nulla più.
maestri e tecnici mi sembrano molto più disponibili a questo tipo di esperienze, sarà frutto della maturazione come individui o chissà cos’altro (non credo sia sempre solo una questione di vil denaro, come nel caso dell’esodo Russo).
comunque, per tornare a questo europeo, direi che i risultati extra-fioretto sono piuttosto deludenti, anche inferiori alle pur basse aspettative.
nelle gare di fioretto invece è mancato solo l’oro (e quello individuale femminile per me al momento è fuori portata, con Deriglazova ormai fiera padrona della specialità e difficilmente battibile anche dalle migliori Errigo e Di Francisca, figuriamoci le altre), quindi non mi sento di condannare o biasimare tale specialità.
ghost
19 Giugno 2018 at 11:24
Choupenitch ora (da dopo Rio 2016, per la precisione) si allena principalmente a Londra con il maestro di origine Polacca Wojciewski (lo stesso di Richard Kruse, ndr).
Le Estoni hanno allenatori locali (tra cui l’ex campione Kaido Kaaberma) e Russi (la Beljajeva si allena con l’ex tiratrice Natalja Kotova, che è pure sua zia).
ale sandro
19 Giugno 2018 at 12:28
Grazie ghost della precisazione sul fiorettista ceco, ero rimasto indietro 😀
In ogni caso penso non gli abbia fatto male ,e non gli faccia male, questa doppia esperienza.
Magari si potrebbe favorire una cosa simile con qualche nostro giovane spadista o sciabolatore.
MarcoB
18 Giugno 2018 at 18:27
Europei da dimenticare per l’Italia,credo non sia mai successo di non vincere neanche un titolo individuale. Magari verró smentito e otterremo 4 ori nelle gare a squadre ma resta il fatto di non essere per nulla competitivi nelle gare individuali di spada e sciabola e ricordo che non sono i mondiali ma gli europei…
ale sandro
18 Giugno 2018 at 21:25
Non solo è già successo più volte di non vincere un solo oro nelle gare individuali, ma anche di vincere di più a olimpiadi e mondiali che all’europeo dello stesso anno.
Campanello d’allarme fino a un certo punto, diversi assalti potevano girare, come accaduto anche oggi.
Abbiamo il campione mondiale in carica di spada maschile,sebbene reduce da infortunio, una due volte campionessa mondiale e argento olimpico nella spada femminile, le campionesse mondiali in carica di sciabola, e la vecchi terza, con gli sciabolatori bronzo ai mondiali sempre dello scorso anno.
Io dico che in tante nazioni vorrebbero non essere competitive così , in spada e sciabola.
Si può fare di più sicuramente, ma non fa così schifo la situazione di questi ultimi anni.
X Graziano, gli estoni saranno allenati da estoni o da russi, non ci vedo particolarità , del resto una delle repubbliche ex sovietiche mi sembra naturale possa avere un livello comunque importante, e sarà ormai quasi un decennio che nella spada l’Estonia ha dei grandi talenti, vedi Novosjolov.
Piuttosto chiederei alla Federscherma se è il caso di favorire situazioni o “scambi”, per spada e sciabola, come quella , cito a caso , del fiorettista ceco Choupenitch bronzo l’altro giorno, che se non sbaglio continua a vivere e allenarsi a Livorno seguito dal coach Paoletti, storico maestro di Andrea Baldini.
Graziano
18 Giugno 2018 at 15:31
Tre estoni su quattro in semifinale e la squadra favoritissima per l’oro: sapete da dove nasce questo strapotere di un piccolo Paese baltico nella specialità della spada femminile, chi le allena? E’ qualcosa su cui ragionare viste le grandi difficoltà della spada italiana