Taekwondo, Grand Prix Roma 2018: l’Italia chiude senza podi. I talenti ci sono, ma la strada è ancora lunga

Questo fine settimana Roma è stata il centro del taekwondo mondiale, con il Foro Italico che ha ospitato il primo Grand Prix della stagione. Un evento che è stato indubbiamente un successo per il movimento italiano dal punto di vista organizzativo, ma non si può dire altrettanto da quello sportivo. Infatti nessun azzurro è riuscito a salire sul podio.

I due atleti che ci sono andati più vicini sono stati Simone Alessio nei -68 kg e Roberto Botta nei -80 kg, entrambi eliminati ai quarti di finale. Alessio ha pagato un sorteggio particolarmente ostico, visto che si è trovato di fronte il sudcoreano Lee Dae-hoon, campione del mondo in carica e vincitore poi del Grand Prix. Un risultato che conferma comunque la crescita esponenziale di questo ragazzo, che avrà sicuramente modo di rifarsi nei prossimi appuntamenti. Botta, dopo i tanti podi ottenuti nei tornei Open nell’ultimo anno, si conferma ai vertici, ma manca ancora l’acuto nel Grand Prix, dove l’ultimo (e unico) podio risale al 2015.

Si sono fermati invece agli ottavi Daniela Rotolo nei -67kg e Vito Dell’Aquila nei -58 kg. Le due maggiori speranze azzurre per questo evento si sono dovuti arrendere contro due avversari di grande livello, che sono poi saliti sul terzo gradino del podio. Rotolo è stata infatti sconfitta dalla campionessa europea Lauren Williams, mentre Dell’Aquila dal numero uno del ranking Kim Tae-hun. I due azzurri ai recenti Europei di Kazan hanno confermato tutto il loro talento conquistando entrambi la medaglia di bronzo, ma questo risultato dimostra come manchi ancora quel guizzo necessario per imporsi in un grande evento internazionale. Tirando quindi le somme di questo Grand Prix di Roma possiamo dire che l’Italia ha confermato di avere una squadra ricca di talenti, ma servirà ancora molto tempo per poter diventare una potenza a livello mondiale.

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alessandro.farina@oasport.it

Twitter: @Alefarina18

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Foto: Fita