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Ciclismo
Tour de France 2018: Vincenzo Nibali all’assalto della Grande Boucle. Dal pavé dovrà partire la rincorsa al podio
Lo Squalo vuole azzannare e cerca una nuova impresa leggendaria per entrare nella storia del ciclismo italiano, per compiere un ulteriore passo nel mito dei pedali e scrivere una nuova pagina indimenticabile da tramandare ai posteri. Vincenzo Nibali è pronto per andare all’assalto del Tour de France che scatterà sabato 7 luglio dalla Vandea, la missione maglia gialla è il suo grande obiettivo stagionale (insieme al Mondiale di Innsbruck) e vorrà essere assoluto protagonista sulle strade d’oltralpe andando a caccia di un bis superlativo dopo il sigillo posto nel 2014, unico uomo capace di spezzare l’egemonia di Chris Froome nella corsa a tappe più prestigiosa al mondo.
Il siciliano ha già lanciato il guanto di sfida al keniano bianco che ha affrontato durante l’ultima Vuelta di Spagna, quella in cui il britannico risultò non negativo al salbutamolo (il caso non è ancora risolto…). A settembre concluse al secondo posto dopo una strenua battaglia, alla Grande Boucle vuole cambiare il copione, vuole impedire al rivale di completare la doppietta Giro-Tour a venti anni di distanza dai Marco Pantani e di eguagliare il record di Eddy Merckx come vittorie consecutive di grandi giri. Vincenzo Nibali potrebbe diventare il quarto italiano capace di vestire la maglia gialla a Parigi per due volte dopo Fausto Coppi, Gino Bartali e Ottavio Bottecchia, accostando così il suo nome a delle autentiche icone che hanno segnato un’epoca.
Il 33enne ha già vinto la Milano-Sanremo a marzo con uno dei suoi proverbiali attacchi sul Poggio, non ha poi brillato alla Liegi e al Giro del Delfinato non ha incantato ma come sempre si è preparato a puntino per il grande evento con un duro periodo in altura al Passo San Pellegrino, il suo rifugio prediletto dove si sente come a casa. Sabato lo rivedremo in gara ai Campionati Italiani, a quel punto mancherà una settimana alla prima tappa del Tour de France che mai come quest’anno presenta un percorso particolarmente variegato e impegnativo, in grado di esaltare le caratteristiche del ciclista italiano più forte del nuovo millennio.
Una frazione è stata segnata col cerchio rosso da parte di Vincenzo Nibali: la nona tappa, quella in programma domenica 15 luglio (festa nazionale francese). Da Arras a Roubaix, 156 chilometri con lunghi tratti in pavé che condurranno il gruppo nella città sede d’arrivo della Classica più famosa al mondo: ben quindici settori sulle pietre dell’Inferno del Nord per complessivi 22,2 chilometri che potranno davvero fare la differenza. Proprio da qui dovrà partire la corsa dello Squalo verso la maglia gialla, su un terreno impervio che potrebbe mettere in difficoltà Froome e gli altri avversari per la classifica generale come successe già nel 2014 (i tratti in pavé nella Ypres-Arenberg, Enzo però vestiva già il simbolo del primato e rifilò distacchi abissali a tutta la concorrenza). Saremo già alla nona tappa ma avremo già affrontato l’impegnativa cronometro a squadre (dove la Bahrain Merida potrebbe pagare un minuto abbondante dal Team Sky) e l’ostico Mur de Bretagne: bisognerà recuperare terreno se si vuole sognare davvero in grande, il pavé della Roubaix è il posto giusto per lanciare la propria candidatura a ruolo di protagonista nella lotta per il trionfo finale.
(foto Pier Colombo)
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