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Vincenzo Nibali si allena verso il Tour de France. Ripetute e scatti in salita sulle Dolomiti. Obiettivo Froome

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L’operazione Tour de France di Vincenzo Nibali prosegue. Lo Squalo è reduce da un Giro del Delfinato duro, che però non ha scalfito il morale e la fiducia in vista della Grande Boucle. La preparazione del ciclista siciliano prosegue e sono ora le Dolomiti il teatro dei suoi allenamenti, fino al 24 giugno. “È un po’ come se fosse il mio nido. Per chi fa il mio mestiere questo è un terreno d’allenamento eccezionale: tante salite, una diversa dall’altra, dove si possono simulare anche le gare“, ha dichiarato Nibali in un’intervista a La Gazzetta dello Sport.

Le Dolomiti, infatti, offrono all’azzurro tante possibilità, spiegate nel dettaglio dal suo allenatore Paolo Slongo. “L’allenamento più lungo, di circa sei ore, prevederà Sella, Gardena, Valparola, Pordoi e San Pellegrino. Proveremo tutto, i cambi di ritmo in salita, i fuori-giri. Faremo ripetute in cui Vincenzo uscirà dalla scia (dello scooter, ndr) tra le 5 e le 10 volte per 20-30″. Anche il Pordoi sarà scalato dietro-motore: poi Enzo farà l’ultimo chilometro a tutta uscendo dalla scia“.

Nibali, che tra le Dolomiti non è solo ma con i compagni Pellizzotti, Pibernik e Cortina, ha quindi commentato come procede la preparazione. “Al Delfinato ho sofferto, ma grazie all’esperienza non sono nervoso pensando al Tour. Punto al podio ma ci saranno grandi avversari. Bisognerà mantenere i piedi per terra e lottare tutti i giorni. Il Tour si vince con costanza, devi essere sul pezzo per 20 tappe su 21. Tra Tour e Mondiale scelgo comunque il secondo perché la mia filosofia è ‘uno di tutto’“. Un commento sul percorso. “La cronosquadre sarà fondamentale. Dovremo contenere il distacco entro il minuto, di più sarà un problema. Il pavé è ricco di insidie così come la tappa di soli 65 chilometri. Le griglie? Una cavolata. Siamo professionisti non amatori“.

Si avvicina, dunque, la grande sfida con Chris Froome, reduce dalla vittoria del Giro d’Italia e uomo da battere anche al Tour. “La sua arma in più è la squadra. Hanno un budget che gli consente di fare quello che vogliono. Può fare la doppietta, ha finito il Giro in crescendo. Per battere lui e il team Sky devi fare qualcosa di speciale“. Nibali ha poi parlato del suo rapporto con Froome. “Non sono uno che va a cena con lui, ma tra di noi c’è rispetto. Dopo la Sanremo la sera mi sono fermato a Montecarlo e mentre ero in giro con il mio compagno Agnoli ho incontrato Chris. Mi ha fatto i complimenti per la vittoria“.

 





 

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alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: Comunicato RCS

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