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Volley femminile, Nations League 2018: Italia-Olanda 3-2, le pagelle delle azzurre. Egonu indiavolata, Pietrini di fuoco, la svolta di Cambi

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L’Italia ha sconfitto l’Olanda per 3-1 al termine di una partita al cardiopalma e ha finalmente messo sotto la bestia nera. Le azzurre hanno così conquistato la sesta vittoria nella Nations League 2018 di volley femminile e rimangono ancora in corsa per la qualificazione alla Final Six. Di seguito le pagelle delle ragazze di Davide Mazzanti.

 

PAOLA EGONU: 8,5. Si conferma la donna in più e si carica la squadra sulle spalle nel momento del bisogno. Incandescente nel secondo set, quando siamo sotto 1-2 si scalda e trascina le compagne verso un memorabile successo al tie-break che ci tiene in vita. C’è sempre stata quando le oranjes ci rifilavano delle batoste, oggi è stata lei a scatenarsi mettendo a segno 27 punti (4 muri) e ad annichilire le rivali.

ELENA PIETRINI: 7,5. Dopo essere esplosa contro la Serbia, si conferma anche questa sera e ribadisce di essere un ottimo prospetto già pronto per giocare ai massimi livelli. Gioca con personalità, attacca con continuità da ogni zona del campo, bravissima con i mani fuori ed eccellente anche al servizio. Il martello chiude con 14 punti a referto, da vera top player.

CARLOTTA CAMBI: 7,5. Il suo ingresso cambia il volto alla partita, le ragazze di Morrison non si aspettavano il cambio di palleggiatrice a metà partita e vanno in confusione soffrendo il suo gioco diverso rispetto a quello di Malinov. Sposta gli equilibri, varia tenta, gestisce bene Egonu e si regala una serata da protagonista.

ANNA DANESI: 8. La miglior partita stagionale della centrale che riesce a fermare con continuità le stelle Sloetjes e Plak bloccando il gioco dell’Olanda. Viene chiamata spesso in causa in attacco, ottimi i suoi primi tempi e anche 4 stampatone per 15 punti complessivi.

LUCIA BOSETTI: 7. La donna che garantisce l’equilibrio giusto e che con la sua esperienza mantiene la calma in gruppo. Ottimi i suoi block-out, bene in difesa, poco appariscente ma estremamente incisiva.

MONICA DE GENNARO: 8. Semplicemente sublime. Il nostro libero sta giocando ad altissimi livelli, è sempre sull’attenti e si esalta nei momenti più critici. Difese continue che fiaccano l’incidere delle olandesi e che permettono alle azzurre di contrattaccare con maggiore incisività sfruttando più palloni. Zhu Ting, Tijana Boskovic e Lonneke Sloetjes si sono dovute inchinare nel giro di sei giorni.

CRISTINA CHIRICHELLA: 6,5. Il capitano soffre un po’ con i primi tempi ma è ottima nei muri di contenimento e il suo agonismo è importante per tutto il gruppo.

OFELIA MALINOV: 5,5. Molto buono il secondo set che infatti viene stravinto, nel primo e nel terzo soffre davvero troppo. Viene sostituita da Cambi e la partita svolta definitivamente.

MARINA LUBIAN: S.V. Quattro turni in battuta, tre errori e un ace subentrando dalla panchina.

SARAH FAHR e MIRIAM SYLLA: S.V. Pochi scambi tra terzo e quarto set.

Non entrate: Anastasia Guerra, Camilla Mingardi, Beatrice Parrocchiale.

 





(foto FIVB)

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7 Commenti

1 Commento

  1. Nany74

    7 Giugno 2018 at 16:48

    Mi accodo anche io alle risposte (sempre da grande appassionato, non mi definisco un esperto): a mio parere Miriam è molto discontinua, questo è il peggior difetto. La ricezione è il fondamentale peggiore oltre al posizionamento a muro. In schiacciata colpisce molto alto, ma necessita di una palla precisissima. Ha tanta grinta e carattere, quello si, ma a volte si scoordina talmente tanto (un po’ come la Plak….) che piango per le sue ginocchia ogni volta che la vedo saltare. Tutto sommato non è una cattiva giocatrice, ma concordo con Federico sulla valutazione di “non risolutiva”.

    • Fabio90

      7 Giugno 2018 at 20:15

      Mi dici nome per nome chi chiameresti ad oggi al mondiale? 14 atlete dovrebbero essere giusto?

      • Nany74

        7 Giugno 2018 at 22:09

        E’ una bella domanda. Non vorrei che il mio commento su Sylla fosse stato frainteso. Per me Mazzanti ha fatto benissimo a chiamarla in nazionale anche perchè, tanto quanto i maschietti, c’è una scarsità di posti 4 di qualità che metà ne basterebbe. Chi chiamerei io ai mondiali? Molto probabilmente non farei scelte troppo diverse da quelle di Mazzanti: magari non porterei Chirichella e porterei Guiggi al suo posto (non sparatemi, vi prego, ma a me Cristina E’ una bella domanda. Non vorrei che il mio commento su Sylla fosse stato frainteso: per me Mazzanti ha fatto benissimo a chiamarla in nazionale anche perchè, tanto quanto i maschietti, c’è una scarsità di posti 4 di qualità che metà ne basterebbe. Nel nostro panorama nazionale è sicuramente una giocatrice di livello. Chi chiamerei io ai mondiali? Molto probabilmente non farei scelte troppo diverse da quelle di Mazzanti: magari non porterei Chirichella e porterei Guiggi al suo posto (non sparatemi, vi prego, ma a me Cristina proprio non piace come gioca…portate pazienza…) per avere comunque esperienza ed equilibrio in squadra. Purtroppo in posto 4 non ci sono molte alternative: se calcoli che Guerra è mezza rotta e comunque è sullo stesso piano di Sylla dal punto di vista dell’essere “risolutiva”, così come lo sarebbe, ad esempio, Tirozzi…forte, grintosa, ma non di sicuro una giocatrice che ti cambia la partita. Credo che ai mondiali potremo fare lo sgambetto a qualche squadra importante, ma non possiamo certo aspirare a posti di prima fila, questo è il livello attuale del nostro volley. Se vuoi nome per nome ogni ruolo ci penso, sul serio, ma le scelte di Mazzanti non mi dispiacciono, magari non avrei escluso qualcuno solo per età anagrafica, ma evidentemente il progetto è mirato alle Olimpiadi e non ai Mondiali. Ci sono delle giovani discrete come Pietrini ad esempio e si può usare Ortolani (o Lucia Bosetti) in 4 tenendo opposta Egonu, ma a suon di esperimenti non si trova mai un’identità di gioco, per cui vanno fatte scelte precise e portate avanti. I giovani ok, però non si può certo portare a casa 15 ace avversari ad ogni partita perché se di fronte hai la Russia o il Brasile e gli regali 15 punti di partenza, quelle ti fanno un sedere tanto!! Se non ci fossero stati tutti questi infortuni (Cate Bosetti, Rapha Folie ecc…) sicuramente la rosa sarebbe stata più competitiva e magari anche Lia Malinov non si sarebbe trovata così spaesata come ho visto in questi giorni a doversi reinventare automatismi e tattiche ad ogni scambio. Meno male che l’alternativa Cambi ha avuto un buon esito e non mi dispiace nemmeno come stile di palleggio, anche se a volte è un po’ troppo esuberante, ma ci sta vista l’età. Diciamo che Mazzanti ha un bel po’ di lavoro, quello si, ma le basi ci sono tutte. Speriamo che esploda ancora qualche posto 4, quello si…perchè adesso come adesso, Moki deve fare gli straordinari per coprire tutti in seconda linea. :-)proprio non piace come gioca…portate pazienza…) per avere comunque esperienza ed equilibrio in squadra. Purtroppo quelle sono le giocatrici che abbiamo: se calcoli che Guerra è mezza rotta e comunque è sullo stesso piano di Sylla dal punto di vista dell’essere “risolutiva”, così come lo sarebbe, ad esempio, Tirozzi…forte, grintosa, ma non

        • Nany74

          7 Giugno 2018 at 22:13

          Ho fatto un disastro con il copia e incolla da word….scusatemi… 🙂

  2. lorenzo95

    7 Giugno 2018 at 15:42

    Grazie mille Federico, sempre gentile!

  3. lorenzo95

    6 Giugno 2018 at 22:51

    Ragazzi, una domanda per gli esperti di volley( io sono un grande appassionato ma non un intenditore).
    Mi potete dare qualche valutazione sul valore della Sylla. Ogni qualvolta la vedo giocare, mi impressiona la sua potenza e la ritenevo una giocatrice di valore assoluto, ma svariate volte viene impiegata ben poco e questo mi fa sorgere alcuni dubbi.
    Per il resto: Moki de gennaro fenomenale. Lei ed Egonu tra le migliori nei loro ruoli a livello mondiale.

    • Federico Militello

      7 Giugno 2018 at 08:25

      E’ una buona giocatrice, ma di certo non una che fa la differenza a livello internazionale. Ha molti limiti, primo fra tutti la ricezione. In attacco non è così devastante, se non solo a tratti.

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