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Volley femminile, Nations League 2018: l’Italia esplode e cresce, mina vagante ai Mondiali. Egonu star, rivelazione Pietrini e gioco scoppiettante

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L’Italia può essere la grande mina vagante ai Mondiali 2018 di volley femminile. Questo è il verdetto più importante che ci ha lasciato la Nations League: le azzurre possono assolutamente rivestire un ruolo da protagoniste durante la rassegna iridata che si disputerà in Giappone a ottobre, hanno tutte le carte in regola per esprimersi ai massimi livelli e togliersi delle soddisfazioni anche perché non hanno quasi nulla da invidiare alle grandi corazzate in circolazione.

Le ragazze del CT Davide Mazzanti sono riuscite a sconfiggere Cina, Serbia, Olanda, Brasile: le Campionesse Olimpiche, le due finaliste degli ultimi Europei e le blasonate verdeoro si sono dovute arrendere sotto i nostri colpi (tra l’altro per tre volte ai tie-break, segno di grande condizione fisica e di eccellente tenuta mentale). La nostra Nazionale ha purtroppo mancato la qualificazione alle Final Six nonostante un filotto di otto successi consecutivi con cui ha chiuso il prestigioso torneo internazionale: pesano i tie-break persi contro Polonia e Giappone, due formazioni assolutamente alla nostra portata che andavano sconfitte per sognare in grande.

L’Italia è cresciuta molto nel corso delle cinque settimane in cui si è svolta la manifestazione. Gli infiniti viaggi intercontinentali e un calendario molto fitto non hanno frenato l’evoluzione della nostra formazione che si è ben amalgamata in questo periodo e che, partita dopo partita, ha compiuto un deciso salto in avanti sotto il profilo tecnico e tattico. La svolta è arrivata proprio contro Zhu Ting e compagne, poi abbiamo messo sotto le Campionesse d’Europa del fenomeno Boskovic, abbiamo sfatato il tabù oranje contro cui avevamo sempre perso nelle ultime stagioni e ci siamo presi anche la gioia del sigillo conclusivo contro le sudamericane: un torneo in crescendo, partito male con la deludente tappa di Lincoln e poi esploso turno dopo turno.

Oltre ai risultati, la Nations League ci ha consegnato un’Italia che è in grado di fare gioco, che ha messo delle buone basi e che si sta costruendo pian piano con tanta fantasia e tanta qualità tecnica: ottimo servizio, belli gli attacchi dalla seconda linea, grande velocità di gioco, difese importanti. Quello che era stato chiesto da Mazzanti è stato sostanzialmente messo in pratica da delle eccellenti interpreti che, stando insieme, hanno creato un gruppo invidiabile. Paola Egonu si sta confermando come uno degli opposti più forti al mondo (gli scontri diretti dominati contro Boskovic e Sloetjes sono molto importanti), Ofelia Malinov ha avuto qualche piccolo passaggio a vuoto ma si comporta al meglio in cabina di regia, Anna Danesi ha computo un importante salto di qualità in questa stagione accanto alla capitana Cristina Chirichella i cui muri fanno sempre la differenza, le veterane Monica De Gennaro e Lucia Bosetti sono la nostra garanzia. E poi Elena Pietrini, la novità più bella: la schiacciatrice 18enne è subito entrata alla grande in questi meccanismi, non ha risentito dell’importanza di certi match e ha saputo subito mettersi in mostra facendo capire di poter essere una titolare affidabile, in sostituzione dell’acciaccata Miriam Sylla.

Ora un piccolo periodo di stacco, poi inizierà la preparazione verso i Mondiali dove questa Italia ha tutte le possibilità per poter brillare e di farci sognare: mettiamo paura a chiunque, ce la possiamo giocare a viso aperto. Senza dimenticarsi del piano B: Paola Egonu di banda con Serena Ortolani opposto, soluzione già vincente contro il Brasile.

 





(foto FIVB)

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