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Volley, Italia dipendente da Zaytsev e Juantorena? Che sofferenza senza le punte e il futuro…

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Senza alternative, con un panchina corta, con pochi ricambi all’altezza e incapace di esprimersi con continuità ai massimi livelli internazionali se in rosa mancano le stelle più luminose. Questa è l’Italia emersa durante la Nations League 2018 di volley maschile, una Nazionale che per larghi tratti è sembrata dipendente da Ivan Zaytsev e Osmany Juantorena, inefficiente quando non ha potuto contare sui propri uomini simbolo: abbiamo i giocatori contati, quando siamo privi dei più talentuosi non riusciamo a trovare le giuste contromosse e a lanciare dei giovani promettenti come hanno fatto altre squadre.

Lo Zar e la Pantera sono imprescindibili per questa Italia. Lo si era percepito durante le Olimpiadi di Rio 2016 concluse con la medaglia d’argento, era stato evidenziato durante la passata stagione conclusa con l’ultimo posto in World League e l’eliminazione ai quarti di finale degli Europei, è parso ancora più nitido durante il torneo internazionale che si è appena concluso. Quando l’opposto e lo schiacciatore erano in campo siamo riusciti a sconfiggere Serbia, Brasile e Germania (anche se sono arrivate le sconfitte contro Canada e Argentina, due passi falsi rivelatisi poi decisivi per la mancata qualificazione alla Final Six), senza di loro abbiamo perso contro le modeste Giappone e Argentina, oltre ad essere stati costretti al tie-break dalla Corea del Sud.

Questa è l’Italia: una squadra che con tutti i suoi elementi (e ci mettiamo anche Simone Giannelli, Filippo Lanza e Massimo Colaci al massimo della forma) può sperare di battere tutte le altre corazzate e che è in grado di fare la differenza, ma se mancano i tasselli più preziosi allora c’è davvero poco da fare e soffriamo anche contro compagini sulla carta di seconda o terza fascia. Anche a Modena gli schiaffoni presi contro Russia e USA (anche se con poche motivazioni vista l’impossibilità di qualificarci agli atti conclusivi) hanno evidenziato delle importanti lacune tecniche, solo quando Zaytsev è stato al top della forma siamo riusciti a dominare la Francia.

Ai Mondiali casalinghi potremo provare a farci strada solo se tutto funzionerà al meglio, con lo Zar e la Pantera ai loro posti supportati al meglio dai compagni di squadra. Siamo dipendenti da Zaytsev e Juantorena, due stelle uniche nel loro genere e di assoluto livello internazionale ma è sbagliato che una Nazionale come la nostra si debba aggrappare esclusivamente a due talenti andando in crisi quando deve contare sulle seconde linee, purtroppo non all’altezza di determinate situazioni. E il futuro non è dei migliori con pochi giovani di talento all’orizzonte, eccezion fatta per Gabriele Nelli che ha già fatto vedere buone cose.

 

 





(foto Valerio Origo)

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