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Volley, Nations League 2018: Italia shock, il Giappone vince in rimonta. Final Six lontana, Giannelli si infortuna

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Un’Italia troppo brutta per essere vera perde la sua quarta partita nella Nations League 2018 di volley maschile e mette a serio rischio la qualificazione alla Final Six del prestigioso torneo internazionale. A Osaka, gli azzurri sono stati sconfitti dal Giappone per 3-2 (21-25; 25-21; 23-25; 25-22; 15-10) al termine di una partita giocata molto male per larghi frangenti dove abbiamo subito la verve dei padroni di casa, formazione priva di grandi stelle e mezzi tecnici di rilievo ma che ci ha messo decisamente più cuore spinta dalla carica del proprio pubblico.

I ragazzi del CT Chicco Blengini lasciano il Sol Levante con due ko pesantissimi (due giorni fa avevano ceduto al tie-break contro la Polonia Campione del Mondo prima di imporsi sulla Bulgaria) proprio come era capitato settimana scorsa a San Juan. Sembrano lontani i fasti del glorioso fine settimana di Kraljevo quando sconfiggemmo Germania, Brasile e Serbia con tre prestazioni da urlo eppure sono passati soltanto quattordici giorni. Ora la nostra Nazionale vola a Seoul dove affronterà Corea del Sud, Cina e Australia: sulla carta sono le avversarie più deboli del torneo, bisogna vincere i tre incontri per presentarci al PalaPanini di Modena (contro Francia, USA e Russia) con ancora la possibilità di accedere agli atti conclusivi della manifestazione.

Simone Giannelli si è purtroppo infortunato nel terzo set (problema a un ginocchio) venendo sostituito da un impalpabile Luca Spirito che non è riuscito a reggere questi livelli internazionali. La speranza è che il nostro palleggiatore titolare non si sia fatto nulla di grave altrimenti la situazione sarebbe molto complicata, non solo per il prosieguo della Nations League ma anche in vista dei Mondiali casalinghi ormai lontani solo tre mesi. Gabriele Nelli mette a segno 21 punti (3 muri, 2 aces) ma commettendo anche alcuni errori importanti come hanno fatto i martelli Filippo Lanza (15) e Luigi Randazzo (11, nel secondo e terzo set sostituito da Simone Parodi). Al centro Simone Anzani (14 punti), affiancato per i primi tre parziali da Daniele Mazzone e poi da Enrico Cester, Salvatore Rossini e Fabio Balaso si sono alternati nel ruolo di libero. Tra le fila del Giappone vanno annotati i 24 punti di uno scatenato Yuji Nishida.

 

Italia sotto 3-0 in avvio di primo set (vincente e muro out dei giapponesi, attacco fuori di Randazzo) ma rientra prontamente con Gigi e Lanza. Inizia una lunga fase punto-punto prima che i padroni di casa trovino nuovamente un break sul 13-10 (errore offensivo, missile di Lee e attacco di Fukuzawa). Con pazienza recuperiamo un break con Nelli (15-17), poi un primo tempo di Anzani, un muro di Mazzone e un contrattacco di Lanza valgono il nostro primo vantaggio (20-19). Fukuzawa sbaglia il servizio mentre Nelli trova l’ace (23-20), Parodi piazza il muro e chiude i conti.

Punto a punto serratissimo nel secondo set con troppi errori in attacco degli azzurri (8-8). Un errore al servizio di Lanza e un muro di Lee sulla pipe del capitano regalano il primo break ai nipponici e siamo sempre costretti a inseguire fino al 16-18. Qui salta fuori ancora un sontuoso Nelli con tre punti consecutivi che valgono il 19-18. Gli azzurri però sbagliano ancora, questa volta con Parodi e Mazzone, prima di due aces consecutivi di Nishida (20-23) che ci spezzano le gambe.

Nella terza frazione andiamo sotto 2-4 con l’ace di Nishida e un’invenzione di Yamauchi, ci pensa Nelli a riportarci in parità a quota 6 grazie a un attacco e a un muro. Arriva subito il momento dell’allungo con un vincente dell’opposto e due errori consecutivi dei padroni di casa (10-7). Yanagida e Yamauchi ci riprendono subito e anzi subiamo il sorpasso sul 15-17 dopo un muro-out e un errore offensivo di Lanza. Ribaltiamo la situazione grazie a due errori dei nostri avversari (Lee al servizio e Nishida in contrattacco), poi l’ace di Nelli vale il 20-19. Il break decisivo con il murone di Lanza (23-21), teniamo il cambio palla e portiamo a casa il parziale.

L’Italia va in difficoltà anche in avvio di quarto set e si ritrova sotto per 6-9. Facciamo fatica a giocare in attacco con una certa lucidità, ma col cuore rimaniamo aggrappati (10-10, pipe di Lanza). Andiamo sotto di due punti (12-14) ma li riacciuffiamo sul 16 pari con un primo tempo di Anzani e un muro di Nelli. L’Italia è molto disordinata ma non molla un colpo, mani-fuori di Nelli e murone di Randazzo per il 19-18. Nel momento in cui serviva piazzare l’accelerazione vincente, gli azzurri crollano: pallonetto e contrattacco di Nishida, pipe di Fukuzawa, errore di Randazzo per il 21-24 che spedisce tutti al tie-break.

L’Italia inizia il tie-break involandosi sul 4-1 (errori di Nishida e Yanagida, contrattacco di Randazzo). Sul 5-2 ci blocchiamo e subiamo il sorpasso: errore al servizio di Randazzo, attacco di Nishida, due muri di Ri su Lanza. Fortunatamente Sekita sbaglia il servizio e ripartiamo da 6-6. Inizia un botta e risposta con l’Italia sempre costretta a inseguire: Nelli sbaglia, Anzani rimedia col primo tempo; Yanagida punge, mani fuori dell’opposto; Lanza sbaglia il servizio replicato da Nishida; botta e risposta tra Pippo e Nishida (10-10). L’Italia è in confusione totale e concede l’allungo al Giappone: errore di Nelli al servizio, Randazzo sbaglia un attacco e poi viene murato (13-10). Titoli di coda per una Nazionale in grande affanno.

 





(foto FIVB)

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