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Wimbledon 2018, analisi del tabellone maschile. C’è Marin Cilic dalla parte di Roger Federer. Che folla nella parte bassa!

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L’edizione 2018 di Wimbledon è alle porte. Il sorteggio del tabellone è stato un altro passo di avvicinamento importante, prima di lasciare la parola al campo, da lunedì. Sui prati verdi dell’All England Club il favorito è uno e uno solo, Roger Federer, campione in carica e a caccia del nono titolo ai Championships. Lo svizzero si presenta a Londra da numero due del mondo, conseguenza del passo falso in finale ad Halle, ma per il particolare sistema inglese sarà la testa di serie numero uno.

Sarà quindi Federer ad aprire il programma del Campo Centrale lunedì alle 14 italiane, come tradizione vuole. Roger è stato ovviamente sorteggiato nella parte alta ed aprirà la sua campagna contro il serbo Dusan Lajovic, già affrontato lo scorso anno al secondo turno e battuto in tre set. Anche il secondo turno sarà abbastanza “soft” (uno tra Lucas Lacko e Benjamin Bonzi), poi al terzo potrebbe esserci l’argentino Leonardo Mayer, o uno tra Ivo Karlovic e Mikhail Youzhny, che sull’erba si trovano a proprio agio. L’asticella, però, comincerà a salire dagli ottavi, quando Federer potrebbe ritrovarsi di fronte Borna Coric, proprio come in finale ad Halle pochi giorni fa. Un bel test per lo svizzero, aldilà della recente sconfitta, perché nei due tornei di preparazione non ha affatto brillato, mostrando invece un gioco piatto (al netto delle solite giocate da maestro) e indietro quanto a condizione fisica.

Chissà che anche quest’anno Federer non vada in crescendo, ma la sensazione, almeno alla vigilia, è che ci sarà da sudare. Dopo Coric potrebbe essere la volta di uno tra Sam Querrey, semifinalista dodici mesi fa e abituato a collezionare scalpi importanti a Wimbledon (due anni fa sconfisse Djokovic, lo scorso anno Murray) e Kevin Anderson, mentre l’ostacolo più grande si presenterà in semifinale, dove in rotta di collisione con Federer c’è Marin Cilic. Il croato, battuto nel 2017 in una finale praticamente non giocata per una vescica a un piede, è reduce dalla vittoria al Queen’s ed è il giocatore che ha impressionato di più nella marcia di avvicinamento, per tennis (fuori discussione su erba) ma soprattutto brillantezza. Un’eventuale semifinale tra i due sarebbe una finale anticipata, con Cilic che qualche parole in più rispetto a dodici mesi fa potrebbe dirla.

Il percorso che dovrebbe portare Cilic in semifinale non sarà in ogni caso agevole. Agli ottavi potrebbe trovarsi di fronte Milos Raonic, che in giornata può battere chiunque su erba ma che continua a litigare col proprio fisico, e ai quarti uno tra John Isner e Grigor Dimitrov. Attenzione, però, perché la mina vagante di questo quarto di tabellone è Stan Wawrinka, le cui condizioni sono tutte da valutare, sorteggiato proprio contro il bulgaro in un primo turno di fuoco.

Nella parte bassa il favorito è ovviamente Rafa Nadal, e non può essere altrimenti. Il blasone, però, non sempre gli è bastato e l’erba gli risulta piuttosto indigesta da sette anni a questa parte: dopo la finale del 2011, infatti, il numero uno del mondo non è mai andato oltre il quarto turno (assente nel 2016). Le insidie sono dietro l’angolo, quindi, e potrebbero manifestarsi dal terzo turno (al primo turno ci sarà Dudi Sela e al secondo uno tra Vasek Pospisil e Mikhail Kukushkin): la testa di serie in rotta con Rafa è Marco Cecchinato (primo turno contro Alex de Minaur), ma occhio a Mischa Zverev. Agli ottavi, invece, il favorito stando al seeding è Diego Schwartzman, ma l’argentino, che a Parigi ha messo in difficoltà Nadal, sull’erba è tutt’altro giocatore (0-7 il suo record). C’è spazio, quindi, per un possibile inserimento di Fabio Fognini.

I guai potrebbero arrivare ai quarti per Nadal, quando potrebbe esserci Juan Martin Del Potro, atteso però da un percorso minato. Non tanto per il secondo turno, quando potrebbe affrontare Feliciano Lopez, comunque insidioso su erba, quanto per il terzo turno, perché in quel caso la mina vagante si chiama Andy Murray. Lo scozzese, che non ha ancora sciolto le riserve sulla sua presenza, aprirà contro Benoit Paire, per poi trovare uno tra Denis Shapovalov e Jeremy Chardy. Agli ottavi, poi, per Del Potro, uno tra David Goffin e Jack Sock (che al primo turno affronterà Matteo Berrettini).

Bagarre nell’altro quarto di tabellone, dove il seeding prevede una sfida tra Dominic Thiem e Alexander Zverev ai quarti di finale. L’austriaco apre contro l’insidioso Marcos Baghdatis, per poi trovare al terzo turno Fernando Verdasco e agli ottavi Novak Djokovic, apparso in netta ripresa al Queen’s. Compito più agevole per Sascha, che incontrerà le prime difficoltà al quarto turno, quando si troverà di fronte uno tra Nick Kyrgios e Kei Nishikori. Ma l’avversario principale del tedesco resta la sua incapacità di sapersi adattare alla distanza dei cinque set.

 





 

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alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: Leonard Zhukovsky / Shutterstock.com

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