Arrampicata Sportiva
Arrampicata sportiva, Coppa del Mondo 2018: Ghisolfi sfiora il podio a Villars! Schubert, Garnbret, Shikov e Jaubert in trionfo
A Villars (Svizzera) è tornata protagonista la Coppa del Mondo 2018 di arrampicata sportiva, disciplina che farà il proprio debutto alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Protagonisti lo speed e il lead, al suo esordio stagionale.
LEAD (maschile) – Stefano Ghisolfi sfiora il terzo gradino del podio e si deve accontentare del quarto posto (33+), dopo aver raggiunto lo stesso livello del quotato nipponico Tomoa Narasaki ma impiegandoci più tempo. Il piemontese, l’anno scorso secondo in classifica generale, ha comunque incominciato benissimo la stagione e fa capire di essere sempre sul pezzo. Vittoria per l’austriaco Jakob Schubert (38+) che è riuscito a sconfiggere il francese Romain Desgranges (38+ anche per il Campione d’Europa). Nelle retrovie Francesco Vettorata (36esimo), Filip Schenk (37esimo) e Marcello Bombardi (39esimo).
LEAD (femminile) – Sigillo annunciato del fenomeno sloveno Janja Garnbret che conferma ancora una volta di essere la più forte del lotto (44+) battendo una grande avversaria come l’austriaca Jessica Pilz (42), terza invece la sudcoreana Jain Kim (41+). Azzurre lontanissime: Giorgia Tesio 43esima, Silvia Cassol 44esima, Claudia Ghisolfi 47esima, Laura Rogora 48esima.
SPEED (maschile) – Finale tutta russa, la spunta Aleksandr Shikov su Aleksandr Shilov per appena 12 centesimi (6.67 contro 6.79). I due outsider avevano precedentemente eliminato l’ucraino Danyil Boldyrev e il francese Bassa Mawem, uno dei favoriti della vigilia alla pari dell’iraniano Reza Alipourshena (out ai quarti), e dei russi Dmitrii Timofeev (leader della classifica generale) e Stanislav Kokorin, arresisi agli ottavi come i nostri Alessandro Santoni e Leonardo Gontero (14esimo e 15esimo). Ludovico Fosalli 17esimo, ha mancato l’accesso al tabellone principale per un soffio.
SPEED (femminile) – Missione compiuta per Anouck Jaubert: la francese vince la gara (7.98 in finale contro la connazionale Victoire Andrier) e allunga in classifica generale. A completare il podio la russa Mariia Krasavina mentre la nostra Elisabetta Dalla Brida ha raggiunto a sorpresa i quarti di finale chiudendo in sesta posizione, 19esima Silvia Porta e 27esima Martina Zanetti.
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ghost
8 Luglio 2018 at 10:06
io invece ringrazio il cielo che non abbiano snaturato questo sport almeno a livello mondiale per inseguire le follie ammazza-sport di questo CIO.
la combinata è qualcosa che non esiste, è una forzatura tecnica assurda (il famoso “contare le mele con le pere”) accettata (controvoglia) dalla federazione mondiale pur di entrare ai Giochi di Tokyo.
forzatura che spero venga “sanata” già da Parigi 2024 (in fondo, la Francia è una delle potenze tradizionali, quindi sperare che riescano a ripristinare “l’ordine costituito” dell’arrampicata non costa nulla, anche se temo non sarà facile far ravvedere quegli sciagurati di Bach & co.).
io avrei scelto tutta la vita lead (la tradizione) e speed (il “nuovo”, il “fast & furious” che tanto piace alle televisioni) come discipline olimpiche “singole” per il programma di Tokyo.
il boulder invece lo vedo come una brutta copia solo più rapida (e molto più caotica e incomprensibile nella sola lettura dei punteggi) del lead (non a caso i migliori di una disciplina normalmente eccellono anche nell’altra), versione di cui si può fare tranquillamente a meno (e non solo alle Olimpiadi).
Ovviamente questo è solo il mio parere personale.
p.s comunque in stagione ci saranno (non in CdM, per fortuna) anche gare dedicate alla combinata in versione olimpica, non temere.
MarcoB
8 Luglio 2018 at 08:15
Non capisco perché la coppa del mondo continui ad essere riservata alle singole specialità, speed lead Boulder, ma non facciano una gara di combinata in modo da abituare gli atleti a cimentarsi in tutte e tre le discipline come avverrà a Tokyo 2020.