Golf
British Open 2018, il grande sogno di Francesco Molinari
Open Championship: -1. Scatterà domani, sul terribile percorso di Carnoustie, il terzo Major dell’anno, il più antico. Il sogno di tutti, perché sollevare la Claret Jug vuol dire entrare nell’immortalità di questo sport. Tra quelli che ci proveranno qui c’è anche Francesco Molinari. Ma non è una semplice suggestione legata a un eccessivo sentimento patriottico. Chicco le sue chance di trionfare all’Open ce le ha tutte.
È IL MOMENTO GIUSTO – Il Major britannico arriva nel momento giusto. Perché Molinari è protagonista assoluto da due mesi a questa parte del golf da una parte e l’altra dell’oceano. Un exploit arrivato dopo un lento e costante processo di maturazione definitiva, cominciato con la decisione di giocare sia in Europa che in America. Un doppio impegno certamente faticoso, ma che ha dato nuove consapevolezze a Chicco e sopratutto migliorato il suo gioco, sia a livello che tecnico, alla precisione da tee a green ha aggiunto percentuali elevati con il putt, che mentale, nella gestione del gioco nei quattro giri. È il miglior momento della sua carriera, non c’è dubbio.
SULLE ORME DI ROCCA – L’Open Championship è una brutta “bestia”. Lo sa bene Costantino Rocca, di cui Molinari sta seguendo in maniera precisa le orme. Il campionissimo del golf italiano fu beffato nel 1996 al playoff da John Daly, per quello che rimane il miglior piazzamento di un italiano in un Major. Un record eguagliato da Chicco lo scorso anno, al PGA Championship. Molinari ha già eguagliato Rocca per numero di Ryder Cup vinte (due) e vincendo il titolo del PGA Championship (il torneo portabandiera dello European Tour). L’azzurro lo ha già superato vincendo sul tour americano, ma resta un solo risultato per compiere il sorpasso definitivo…
I PRECEDENTI – Non sono così favorevoli, perché i links, e Carnoustie in particolare, possono regalare gioie ma anche tremende delusioni. Proprio sul “mostro”, Molinari ha debuttato all’Open nel 2007, senza superare il taglio. Meglio andò nel 2009, con un terzo posto, ma il miglior piazzamento è del 2013, quando Chicco terminò non ma era in piena corsa per il titolo all’ultima giornata, in cui vide trionfare da molto vicino (giocarono insieme) l’americano Phil Mickelson.
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alessandro.tarallo@oasport.it
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Foto: Valerio Origo