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Calcio, Europei 2020: se i convocati dell’Italia… sono panchinari nelle squadre di club. Lo specchio di un declino senza fine

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L’Italia sta cercando di rialzarsi dopo la mancata qualificazione ai Mondiali 2018, il nostro movimento calcistico ha toccato il fondo, l’anno zero del pallone azzurro è incominciato lo scorso novembre quando la Svezia ci estromise dalla rassegna iridata per la prima volta dopo 60 anni e la risalita sembra particolarmente difficile. Roberto Mancini ha ora l’onere e l’onore di ricostruire una squadra con il chiaro obiettivo di giocare gli Europei 2020 e di puntare a un risultato importante per rilanciarci. Prima di arrivare alla massima competizione continentale, però, bisognerà passare per la grande novità della Nations League e per le qualificazioni: l’ex allenatore di Inter e Zenit dovrà fare di necessità virtù e provare ad allestire un gruppo di spessore che sappia farsi valere e che riesca a riportare l’Italia al posto che le spetta.

Sarà però una Nazionale con tanti “panchinari”. Molti dei possibili convocati per la Nations League 2019 e per gli Europei 2020 non sono infatti titolari nei propri club, chiusi da stranieri che hanno la fiducia dei mister e delle società fin dal primo momento. Basta guardare in casa Juventus: il portiere Mattia Perin (comunque in Nazionale alle spalle di Gigi Donnarumma) sarà il secondo di Szczesny, Daniele Rugani farà fatica a ritagliarsi spazio nella retroguardia bianconera con Alex Sandro, Cancelo, Mattia De Sciglio e il buon Mattia Caldara che invece dovrebbe giocare da titolare (a meno che non venga ceduto al Milan…) mentre Leonardo Spinazzola sarà ancora più indietro nelle gerarchie. La titolarità sembra così garantita per i grandi veterani Giorgio Chiellini, Leonardo Bonucci (tornerà alla Juve?), così come per Alessio Romagnoli e Alessandro Florenzi.

Ma pensiamo anche al centrocampo dove i romanisti Lorenzo Pellegrini e Bryan Cristante dovranno lottare a lungo con Strootman, Pastore, De Rossi nel probabile 4-3-3 pensato da Eusebio Di Francesco. La titolarità dell’attacco, invece, non sembra essere in discussione: pensiamo a Ciro Immobile (Lazio), Federico Chiesa (Fiorentina), Lorenzo Insigne (Napoli), Andrea Belotti (Torino) e la nuova guida Mario Balotelli (per il momento sempre al Nizza). Insomma una Nazionale senza grandi stelle e con giocatori che avranno anche poco minutaggio ma speriamo che il gruppo e il cuore riescano a colmare delle inevitabili lacune e a riportare l’Italia in auge verso gli Europei 2020.

 

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Foto: Foto ymphotos Shutterstock.com

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