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Ciclismo su pista: Italia in crisi. Edoardo Salvoldi: “Tagli inevitabili, il settore juniores rischia di saltare”

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Non si placano le polemiche e la rabbia in seguito alla chiusura temporanea del Velodromo di Montichiari, l’unico al coperto agibile in terra italiana. La nazionale azzurra, lanciata verso i prossimi fondamentali appuntamenti (a partire dagli Europei di Glasgow) è stata costretta ad allenarsi allo storico Vigorelli di Milano nel quale, come spiega Elia Viviani, “Si respira un’atmosfera speciale”.

Verranno però a mancare i riferimenti per quanto riguarda l’inverno: senza un tetto di copertura sarà praticamente allenarsi nel Bel Paese, con le selezioni costrette ad emigrare all’estero. A spiegare il tutto è stato uno dei tecnici più vincenti della storia del Bel Paese: Edoardo Salvoldi. “È una situazione complicata perché quest’inverno non sapremo dove andare ad allenarci. Costretti ad emigrare all’estero , il che significa anche tagliare e tanto. L’attività della categoria juniores rischia seriamente di saltare perché non possiamo portare in giro per il mondo le ragazze più giovani per settimane intere. Tanto lavoro rischia di essere buttato via: siamo in cerca di soluzioni. Per non parlare poi degli impianti all’estero. Non è semplice andare a lavorare e allenarsi laddove gli impianti sono già occupati dalle nazionali del luogo. Insomma anche emigrare non sarà facile”, le parole a Tuttobiciweb.

Ad intervenire, sulle pagine della Gazzetta dello Sport, è anche Marco Villa, allenatore della squadra maschile: “Con il Vigorelli fino ad ottobre ce la caviamo, il problema sarà l’inverno perché è impensabile stare al freddo 15′ tra una ripetuta e l’altra”.

 





gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Twitter FCI

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