Ciclismo

Elia Viviani: “Io bandiera dell’Italia, il successo più bello. Agli Europei per la rivincita, tra strada e pista”

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Elia Viviani ha letteralmente incantato sulle strade di Darfo Boario Terme e a sorpresa ha vinto i Campionati Italiani con un’azione non convenzionale, non staccandosi in salita e pennellando nel finale una volata a ranghi ristretti che lo ha letteralmente consacrato. Il 29enne ha sovvertito tutti i pronostici della vigilia e ha così indossato con pieno merito il tricolore, sarà lui la bandiera dell’Italia ciclistica per un anno intero e ha già specificato che sarà “un tricolore molto classico“, quindi decisamente molto lontano dalla discussa casacca che l’Astana confezionò lo scorso anno per Fabio Aru.

Il ciclista della Quick Step Floors ha raccontato alla Gazzetta dello Sport quando è nata l’idea di vincere questi Campionati: “Da questo inverno. E alla fine del Giro ho pensato che avrei potuto tenere duro un altro mese. E correre la Adriatica-Ionica mi ha aiutato tanto. Poi il DS Bramati aveva visionato il percorso una decina di giorni fa. E io sono arrivato in anticipo per provarlo di persona. Dicevo che era duro ma c’era un po’ di pretattica, ora lo posso ammettere. Mi immaginavo però una cosa diversa, una corsa chiusa, in tanti tutti assieme all’inizio dell’ultimo strappo e io che cercavo di resistere“.

Il Campione Olimpico dell’omnium ha poi rilanciato: Forse è stato il successo più bello su strada, tra le emozioni più grandi mai provate. Sono nel momento migliore della carriera e vorrò ottenere il maggior numero di successi possibili con i colori della bandiera. Non potrò esibirla tra i primi in salita, ma tutte le altre volte mi darà una motivazione extra-speciale“. Elia Viviani ha nel mirino i prossimi obiettivi: “Vestirò la maglia tricolore a Londra, per la gara di domenica 29 luglio. Prima, farò una settimana di vacanza e poi mi allenerò in altura a Livigno. All’inizio di agosto mi attendono gli Europei di Glasgow su strada (e dovrebbe anche fare la pista ma attende l’autorizzazione della squadra come riporta la rosea, ndr) dove cercherò di prendermi la rivincita dell’argento dello scorso anno“. Per i programmi successivi deve ancora parlare con la squadra, il suo desiderio è quello di partecipare alla Vuelta di Spagna.

Il Velodromo di Montichiari ha dei grossi problemi strutturali e il Campione Italiano rivolge un accorato appello: “Se cade Montichiari, cade tutto. Verso Tokyo 2020 la Nazionale potrebbe in qualche modo arrangiarsi, ma andrebbe a morire un settore, quello della pista, che è stato rilanciato alla grande. I ragazzi che vanno a girare due volte alla settimana non potrebbero certo spostarsi altrove durante la scuola. Montichiari ha una decina d’anni, non può finire così questa storia. Spero di essere ascoltato“.

 





(foto Pier Colombo)

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