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Equitazione, FEI Nations Cup 2018: l’Irlanda beffa i britannici a Hickstead, l’Italia è sesta e rischia l’esclusione dalla finale

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Aleggia sull’Italia lo spettro dell’esclusione dalla finale della FEI Nations Cup 2018. La squadra azzurra non è riuscita a far meglio del sesto posto nella penultima tappa ad Hickstead, in Gran Bretagna, ed ora è ultima in classifica generale, a quasi 30 punti di distanza dall’Olanda, che un anno fa trionfò in Coppa delle Nazioni ed oggi si gioca la permanenza nella massima categoria. L’Italia, dal canto suo, si è garantita l’aritmetica salvezza, evitando di fatto la retrocessione nella seconda divisione europea, ma servirà un miracolo nell’ultima tappa per ottenere il pass per la finale di Barcellona.

La nota più lieta per l’Italia reca il marchio di Riccardo Pisani, autore di due prove molto positive in sella a Chaclot, con 1 penalità dovuta al tempo nel primo round e 4 penalità a causa di un ostacolo abbattuto nella seconda manche di un percorso che ha riservato insidie in abbondanza per tutti i binomi. Paolo Adamo Zuvadelli, dal canto suo, ha collezionato rispettivamente 5 e 4 penalità nelle due manche in sella a a Chaccieny, mentre Piergiorgio Bucci con Diesel Gp Bois du Madame non è riuscito a far valere la sua esperienza beccandosi 8 penalità in entrambe le manche. Massimo Grossato, infine, dopo l’exploit nel Grand Prix di venerdì scorso, ha steccato in entrambe le prove, vedendosi scartare i punteggi (16 e 12 penalità) in sella a Lazzaro Delle Schiave.

Gli azzurri, pertanto, hanno accumulato 30 penalità complessive, facendo meglio soltanto dell’Olanda e chiudendo mestamente al sesto posto in classifica. A trionfare a Hickstead è stata l’Irlanda, che prevalso al jump-off grazie alla splendida prova di Anthony Condon, che in sella a SFS Aristio ha fermato il cronometro su 41”29, facendo meglio dei padroni di casa della Gran Bretagna, che hanno collezionato 16 penalità come gli irlandesi, ma nello spareggio hanno totalizzato un tempo di 43”39 con Holly Smith in sella a Hearts Destiny. A completare il podio ci ha pensato il Brasile con 20 penalità, mentre la Svezia ha chiuso al quarto posto con 24 penalità, facendo meglio del Belgio, leader della classifica generale, con 25 penalità.

Nell’ultima tappa a Dublino il Belgio dovrà sperare nella mancata vittoria della Svizzera o dell’Irlanda per preservare il primato in classifica, mentre la contesa per l’accesso alla finale di Barcellona coinvolgerà tutte le altre squadre, a caccia di un piazzamento tra le prime sette della classifica. Ma tutti gli occhi degli appassionati del Bel Paese saranno principalmente concentrati sull’Italia, che dovrà compiere un’autentica impresa se vorrà evitare di fare da spettatrice della finale.





mauro.deriso@oasport.it

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Foto: Grassia / FISE

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