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F1, analisi qualifiche GP Germania 2018: Ferrari perfetta, Mercedes a due facce, passo indietro per la Red Bull, Haas sempre più in alto

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Le qualifiche di questo Mondiale di Formula Uno 2018 sono sempre state particolarmente emozionanti. Oggi in occasione di quelle del Gran Premio di Germania, addirittura, si è alzata addirittura l’asticella, sia per il problema di Lewis Hamilton, sia per la pole di Sebastian Vettel, sia per il duello tutto finlandese per la seconda posizione. Gli spunti, come al solito, sono numerosi. Andiamo ad analizzare i più importanti.

Vettel ha centrato la pole position. In casa. La numero 55 della carriera. La quinta della stagione. Tante quante tutto il 2017. Grazie ad un giro strepitoso. Proprio quando il suo rivale numero uno, Hamilton, sarà solamente 14esimo. Come viatico non c’è male, soprattutto perchè il tedesco ha a disposizione una vettura davvero formidabile, che non smette di ribadirlo gara dopo gara. Anche a Hockenheim la SF71H  si è dimostrata davvero performante, specialmente nel secondo settore, dove potenza e trazione la fanno da padroni, non perdendo terreno nemmeno nel tratto più guidato, quello del Motodrom. Alla scuderia di Maranello è mancata solamente la doppietta con Kimi Raikkonen che si è fermato a un decimo da Valtteri Bottas, ma domani l’apporto di “Iceman” sarà fondamentale. Larga parte della gara per la Ferrari si giocherà, come visto anche a Silverstone, nelle prime due curve. Se Vettel sarà in grado di prendere il comando e stare alla larga dai guai, le chance di vittoria aumenteranno parecchio, anche perchè tutti i primi 10 avranno la stessa strategia con le gomme. Le temperature domani non dovrebbero essere particolarmente elevate, per cui anche il degrado non dovrebbe farsi sentire in maniera massiccia.

Dopo anni di dominio incontrastato, la Mercedes inizia a balbettare. Dopo il doppio ritiro del GP di Austria, la “scoppola” ricevuta a Silverstone, oggi è arrivato addirittura il ko di Lewis nel corso della Q1. L’inglese domani prenderà il via dalla 14esima posizione e dovrà mettere in atto l’ennesima rimonta, mentre il suo compagno Bottas ha conteso la pole al suo rivale numero uno. Il campione del mondo, tuttavia, aveva fatto capire che la sua W09 oggi non era perfetta, commettendo diversi errori, e combattendo curva dopo curva per tenerla in strada. Senza l’ausilio delle gomme ridotte di 0.4 millimetri, siamo tornati a vedere Hamilton in difficoltà con la sua vettura, ma domani sarà pronto alla risalita. Vista la superiorità delle Frecce d’argento il numero 44 potrà rimontare fino alla zona podio, ma per sperare in qualcosa in più dovrà gestire alla perfezione una strategia gomme che lo vedrà partire con gomme Soft o Medium ed essere implacabile nei sorpassi.

Chi, come quasi sempre, dal venerdì al sabato compie il passo del gambero, è la Red Bull. La scuderia di Milton Keynes sapeva che i tempi di ieri non sarebbero risultati sufficienti per far fronte alla potenza di Ferrari e Mercedes, per cui sarebbe servita la mano della pioggia. La FP3 aveva illuso, ma già in avvio di Q1 l’asfalto era completamente asciutto. Max Verstappen si è fermato in quarta posizione a 610 millesimi da Vettel, mentre Daniel Ricciardo (che già sapeva di partire in ultima posizione) non ha preso il via alla Q2. Per domani i sogni di gloria dipendono tutti da un passo gara importante, ma al via l’olandese dovrà compiere un miracolo, altrimenti il podio sarà il risultato massimo.

Quinta e sesta posizione per le due Haas. No, non è un refuso. La scuderia americana continua a dimostrarsi la quarta forza del lotto, con Kevin Magnussen che precede Romain Grosjean e, addirittura, si ferma a tre decimi dalla seconda fila di Verstappen. Buona conferma per le Renault, con Nico Hulkenberg settimo e Carlos Sainz ottavo, distanti come sempre di un soffio (16 millesimi) mentre non finisce di stupire Charles Leclerc, nono con la Alfa Romeo Sauber, a soli 68 millesimi dalla terza fila. Passo indietro, che ormai non stupisce più, per la Toro Rosso, con Pierre Gasly 17esimo davanti a Brendon Hartley, mentre Lance Stroll e Stoffel Vandoorne ormai si contendono la ultima posizione per conto di Williams e McLaren. Brutto passo falso per Estaban Ocon, tagliato nel Q1, con una Force India che, invece, con Sergio Perez centra il decimo posto.

 

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alessandro.passanti@oasport.it

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