F1, GP Austria 2018: Ferrari, una tattica perfetta! Prima la virtual safety-car, poi l’ottima gestione delle gomme Pirelli

Ha chiuso “solo” sul podio, ma la vera vincitrice del GP d’Austria è la Ferrari. Anche i tifosi più ottimisti non potevano immaginare alla vigilia una gara così. Perfetta. È mancata solo la vittoria, come ciliegina di una torta su cui ora c’è scritto leadership piloti e costruttori.

In sede di presentazione l’avevamo detto: oggi serviva limitare gli errori e serviva, soprattutto, una risposta dal team, che la sua parte di responsabilità nella penalizzazione di Sebastian Vettel l’aveva. L’occasione si è presentata in gara ed è stata colta al volo. Ancora una volta sotto forma di Virtuale Safety Car, che al giro 14 ha rimescolato le carte sul tavolo facendo saltare il banco, ossia la Mercedes.

Prima Raikkonen e poi Vettel. Una doppia sosta che ha rimesso la Ferrari in gara, dopo un avvio poco brillante. Kimi aveva provato ad impensierire le due Mercedes ma era stato infilato da Verstappen; Seb, invece, non era riuscito a trovare lo spunto buono dalla sesta casella. Eravamo già pronti a scrivere delle occasioni perse dalla Rossa e del “solito” infallibile Hamilton. Cancellate tutto. Lewis oggi ha fallito eccome.

La mossa del box del Cavallino ha certamente messo sotto pressione il britannico e la Mercedes, che hanno visto andare in fumo, letteralmente, la possibilità di allungare e che, anzi, ora devono inseguire. Merito della prontezza di riflessi degli ingegneri Ferrari. Poi il resto l’hanno fatto i due piloti, bravissimi a gestire, in una seconda parte di gara tutt’altro che semplice, gomme e power unit. È mancata solo la vittoria, l’abbiamo detto, e probabilmente l’avrebbe meritata Raikkonen più di tutti, spesso criticato, anche da queste parti, ma oggi presente e vivo più che mai. Segnali di una Ferrari battagliera, decisa più che mai a riportare il titolo a Maranello.

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alessandro.tarallo@oasport.it

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