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Formula 1
F1, GP Austria 2018: gara in salita per Sebastian Vettel e la Ferrari. Obiettivo rimonta
Obiettivo rimonta, oggi più che mai. Se in Francia la penalità era arrivata subito al primo giro, stavolta in Austria Sebastian Vettel è stato punito al sabato pomeriggio, per aver danneggiato Carlos Sainz nel corso delle qualifiche. Non è bastata la testimonianza dello spagnolo, che di fatto ha scagionato il tedesco, condannato comunque a partire dalla sesta casella della griglia di partenza. Una penalità forse severa, che in ogni caso rende ancor più complicata la gara di oggi.
La Mercedes sembra volare al Red Bull Ring. Il miglior tempo di Seb nelle prove libere 3 si è rivelato un’effimera illusione perché poi, quando contava, le Frecce d’Argento sono tornate a padroneggiare la scena. A prendersi il proscenio, però, è stato Valtteri Bottas, che ha beffato Lewis Hamilton “rubandogli” una pole position che sembrava già cosa fatta, almeno nelle previsioni. Vettel non ha potuto fare altro che rincorrere e tutto sommato la terza posizione poteva anche andare bene, prima che arrivasse la penalizzazione a complicare le cose.
Quello di Seb, però, non è stato l’unico errore di un pomeriggio strano per la Rossa. Oltre al muretto, che poteva e doveva avvisare il pilota della presenza di Sainz, anche Kimi Raikkonen ha ammesso che la seconda fila non rende giustizia al potenziale della SF71H a Spielberg. Toccherà inventarsi qualcosa, dunque oggi, magari approfittando della diversa scelta della gomma.
Stavolta è stata la Ferrari ad essere conservativa, optando per la mescola più morbida in partenza. Un vantaggio da sfruttare nei primi giri per provare a mescolare le carte in tavola. Quelle che dicono che la Rossa ha il passo per competere con le Frecce d’Argento. Obiettivo rimonta, dunque, per non veder scappare Hamilton in classifica e per non rischiare che una disattenzione come quella di ieri possa ingigantirsi fino a pesare come un macigno.
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alessandro.tarallo@oasport.it
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