Formula 1

F1, GP Germania 2018: perché Lewis Hamilton non è stato penalizzato? La spiegazione della FIA sull’ingresso ai box

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Lewis Hamilton ieri ha vinto il GP di Germania 2018 grazie a una fantastica rimonta dalla quattordicesima posizione in griglia di partenza, sfruttando al meglio anche le condizioni meteo e l’incidente di Sebastian Vettel. Il Campione del Mondo aveva già festeggiato sul podio ma poi ha dovuto attendere la decisione della FIA che si è riunita dopo 90 minuti per esaminare un taglio all’ingresso della corsia box nel corso del 52esimo giro. La commissione ha poi optato per un nulla di fatto senza infliggere delle penalità al britannico che se l’è cavata con una semplice reprimenda generando non poche polemiche.

Charlie Whiting ha voluto dunque fare chiarezza sui tempi di investigazione e sulla decisione finale che discorda con alcuni casi del recente passato: “Ci vuole un po’ di tempo per essere certi che, se si ha intenzione di convocare una squadra, ci sia una buona ragione. Volevamo aspettare dopo la gara per dare un’occhiata, perché ci stavamo avvicinando alla fine. Poi ci sono stati la pioggia, i temporali e tutto il resto. Quando tutto si è calmato, abbiamo dovuto guardare in maniera approfondita e gli steward hanno deciso che avrebbero dovuto discutere con la squadra”.

Va precisato che la Ferrari non ha fatto alcun reclamo contro Hamilton e poi Whiting ha spiegato perché due anni fa vennero inflitti cinque secondi di penalizzazione a Kimi Raikkonen per aver operato una manovra molto simile durante il GP di Azerbaijan: “Non penso ci sia un precedente specifico. Kimi un paio di anni fa a Baku ha ottenuto una penalità di cinque secondi, ma quel particolare scenario era abbastanza diverso”. Nelle note del GP tedesco era precisato che i piloti dovevano stare alla destra del birillo di ingresso pit-lane salvo “cause di forza maggiore” che, per l’occasione, sarebbero state rinvenute nella concitazione del momento.

 





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