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Formula 1

F1, il Mondiale dei ribaltoni. La Ferrari sta spingendo la Mercedes a forzare oltre il limite

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Raramente un Gran Premio come quello di Austria ha racchiuso in sè tanti spunti e tanti cambi di orizzonti. Sembrava già tutto scritto e segnato, la Mercedes lanciata verso una inevitabile doppietta che, nel bel mezzo del trittico di inizio estate che si concluderà a Silverstone la prossima settimana, l’avrebbe riportata a livelli di dominio della stagione grazie a sviluppi notevoli visti già sette giorni fa a Le Castellet. Dall’altra parte, invece, la Ferrari sembrava destinata a leccarsi le ferite, dopo un’ennesima occasione sciupata, soprattutto dopo la penalità di Sebastian Vettel nel corso delle qualifiche, e con la sensazione che le Frecce d’argento si fossero rimesse in modalità schiacciasassi.

Invece, la gara del Red Bull Ring, in pochissimo tempo, ha stravolto tutto e ha ribaltato completamente ogni previsione. Le due Mercedes, infatti, si sono ritirate per problemi tecnici, mentre la Ferrari ha chiuso alla grande la gara sulla pista della Stiria, andando quasi a riprendere Max Verstappen. Come se non bastasse, la SF71H è stata praticamente l’unica monoposto a non riscontrare problemi di blistering alle gomme che, invece, hanno costretto ad un secondo pit stop anche a Lewis Hamilton.

Sembrava tutto scritto e delineato, con il campione del mondo in carica che incamerava altri 25 pesantissimi punti (prima della gara di casa dove parte come grande favorito) e fuggiva in classifica rispetto a Vettel. I problemi tecnici della scuderia di Brackley, invece, hanno riportato sulla terra una W09 sulla quale, evidentemente, tecnici, motoristi ed ingegneri, avevano forzato un po’ troppo. Secondo i piani di Toto Wolff e compagnia, infatti, il nuovo motore (quest’anno se ne possono utilizzare solamente tre sui 21 GP previsti senza incappare in penalizzazioni) avrebbe dovuto esordire a Montreal in occasione del GP del Canada. Durante le ultime prove al banco, invece, la nuova Power Unit, riveduta, corretta e potenziata, ha messo in mostra qualche scricchiolio che ha costretto la Mercedes, e tutti i motorizzati di Stoccarda, ad attendere il Gran Premio di Francia. Un aspetto che destava preoccupazione che, al Paul Ricard, è stato spazzato via. La scuderia anglo-tedesca, infatti, ha portato i nuovi propulsori che, con l’inglese, hanno dominato qualifiche e gara. In Austria si rischiava un bis pesante, invece, è arrivato un doppio ritiro. Per la Ferrari, quindi, un sospiro di sollievo enorme che, da un lato, riporta Vettel in cima alla classifica del Mondiale, dall’altra non può che far gongolare la scuderia di Maranello.

No, non stiamo parlando di antisportività, quanto di consapevolezza. La Rossa, mai come quest’anno, sta spaventando i rivali che sono costretti a forzare e ad alzare l’asticella come mai successo dall’avvento dell’ibrido. La Mercedes è conscia che quest’anno la SF71H sarà un osso particolarmente duro da addentare, e questo pacchetto di aggiornamenti lo ha confermato. Il team di Brackley ha forzato, e ha pagato caro. Se, come pare, il suo motore avrà questa fragilità, sarà complicato non incappare in penalizzazioni da oggi fino ad Abu Dhabi, per cui non potranno spingere al massimo. La Ferrari dovrà approfittarne, senza stravolgere i propri piani e il suo progetto che, come visto anche ieri, ha allestito una vettura performante su tutte le piste e che non soffre di surriscaldamento degli pneumatici come le dirette concorrenti. Nelle due gare nelle quali si è corso con le gomme ridotte di 0.4 millimetri la Mercedes non ha avuto problemi di gomme e ha vinto, e domenica prossima arriverà la terza, ed ultima, occasione, a Silverstone.

Se, dunque, la Ferrari uscirà indenne anche da casa di Hamilton, il suo 2018 potrebbe davvero prendere una direzione interessante. Non siamo nemmeno alla pausa estiva, per cui tutto è ancora assolutamente in divenire, ma quanto visto in Austria rischia di avere scritto una pagina importantissima del Mondiale 2018. La Mercedes ha provato la fuga, ed è andata male. Ora sta alla scuderia di Maranello gestire la situazione, sapendo che l’occasione è quanto mai ghiotta.

 

 

 

 

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alessandro.passanti@oasport.it

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1 Commento

1 Commento

  1. SportivaMente

    2 Luglio 2018 at 09:34

    All’articolo vorrei inoltre aggiungere che già

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