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Formula 1
F1, le 5 risposte che dovrà darci il GP di Germania
Siamo al giro di boa della stagione 2018 di Formula Uno. Si corre, infatti, il Gran Premio di Germania, 11esimo appuntamento dei 21 previsti. Il circus fa tappa a Hockenheim per la penultima gara prima della sosta estiva, una tappa importante del campionato, che ci regalerà diversi spunti interessanti. Andiamo ad analizzarli:
La Ferrari ha qualcosa in più della Mercedes?
Dopo 10 Gran Premi, ormai un dato è assodato: la Ferrari guarda dritta negli occhi la Mercedes. Nessun complesso di inferiorità. Le Frecce d’argento non sono più lo spauracchio imprendibile di qualche mese fa. Nè in qualifica, nè tantomeno in gara. La SF71H si sta dimostrando una vettura eccellente sotto ogni punto di vista. Solida in gara, veloce, potente, e ottima con le gomme (a parte le più dure, con le quali i rivali sono ancora migliori). Vincere, come è successo una settimana fa, su un tracciato come Silverstone significa che a Maranello si è lavorato, e lo si sta facendo, in maniera perfetta. La monoposto con il Cavallino Rampante risponde presente in ogni condizione climatica e sa adattarsi ad ogni tracciato e, soprattutto, ad ogni pacchetto di aggiornamenti che vengono portati di volta in volta. Non propriamente quello che è successo in casa Mercedes. Le due vetture sono eccezionali, tra le migliori di sempre, ma in questo momento la Rossa sembra farsi preferire, nel complesso. Dopo anni di dominio incontrastato e incontrastabile delle Frecce d’argento, il vento è ufficialmente cambiato.
Sebastian Vettel saprà essere profeta in patria?
Sebastian Vettel in Gran Bretagna ha appena toccato le 51 vittorie in carriera, come Alain Prost. Ma, in Germania quante ne ha centrate? Incredibile a dirsi: solo una! Bisogna tornare, infatti, alla stagione 2013 (quella del suo ultimo titolo mondiale) quando correva con la Red Bull e vinse la gara che, in quella occasione, si disputava al Nurburgring. A Hockenheim, dunque, “Seb” non ha mai vinto. Una statistica che, il 31enne nato ad Heppenheim, a circa 40 chilometri dal tracciato tedesco, vorrà sicuramente modificare in questo weekend. Il momento lo vede assolutamente con il vento in poppa e con una vettura che, almeno sulla carta, potrebbe sposarsi nel migliore dei modi con i 4574 metri del circuito della regione del Baden-Wurttemberg. La prima metà prevede diversi rettilinei prima della parte finale del celebre “Motodrom” con numerose curve da bassa velocità. Il clima parla, ancora una volta, di temperature elevate (si parla di 31° per la gara) e la pista sembra ideale per la Ferrari. Un mix perfetto per l’idolo di casa?
Le Mercedes soffriranno ancora il caldo?
Se persino nel fine settimana del Gran Premio di Gran Bretagna non si è vista nemmeno una goccia d’acqua ed, anzi, la colonnina di Mercurio si è spinta fino ai 30°, la Mercedes non può che maledire questa estate. La W09, come si è visto in Austria, mal digerisce le alte temperature, sia a livello di motore, sia a livello di gomme. Se in Francia e Silverstone si è salvata solamente per la presenza delle gomme ridotte di 0.4 millimetri, in Austria il blistering si è presentato, eccome, prima ancora di concludere la gara del Red Bull Ring con un doppio ko. Le condizioni meteo torride, dunque, mettono in ginocchio le componenti delle Mercedes che, quindi, sbarcano sulla pista di casa con numerose incognite. Se, come pare, anche a Hockenheim si toccheranno i 30°, per Lewis Hamilton e Valtteri Bottas, il Gran Premio rischia di diventare davvero ad ostacoli. Senza contare la presenza ingombrante delle Ferrari..
La Red Bull saprà essere della partita?
Se anche voi pensate di non aver sentito nominare la Red Bull da un po’ di tempo, non vi sbagliate. A Silverstone, infatti, Daniel Ricciardo e Max Verstappen hanno fatto quasi da comparse al duello Ferrari-Mercedes, ma non è stata una sorpresa. Si sapeva che sul tracciato del Norhamptonshire le RB14 avrebbero sofferto. I lunghi rettilinei e curvoni da condurre in pieno non sono certo il pane quotidiano della scuderia di Milton Keynes che, com’è noto, riesce a rendere solo in determinate piste. Hocknheim, per esempio, potrebbe risultare migliore rispetto a quanto visto una settimana fa. Se la prima parte del circuito richiede velocità di punta, dalla metà in poi servono principalmente due cose: trazione e maneggevolezza in curva. In poche parole gli ingredienti giusti per la Red Bull. Verstappen e Ricciardo saranno nuovamente inseriti nella lotta, primeggiare sarà un altro discorso, tuttavia..
Proseguirà la crescita della Haas?
Se, fino a qualche settimana fa, appariva scontato definire la Renault come quarta forza del campionato o, come si suol dire, “prima dopo i tre top team”, adesso le carte in tavola sono cambiate. Da alcuni Gran Premi a questa parte, infatti, la Haas si è inserita prepotentemente, a suon di risultati (come il quarto e quinto posto dell’Austria) mettendo in mostra una vettura nuovamente competitiva. Già ad inizio stagione aveva fatto vedere di che pasta fosse fatta. In Australia, per esempio, era partita alla grande, con le due monoposto nelle prime posizioni, salvo poi incappare in un doppio, e doloroso, ritiro per altrettante gomme mal fissate nel corso dei pit stop. Dopo una serie di alti e bassi, sembrava che la stagione della scuderia americana stesse puntando verso il grigio, ma la riscossa è arrivata. Fa impressione pensare che la Haas ha già 51 punti in classifica (contro i 70 delle Renault). Senza i numerosi errori di Romain Grosjean, e gli intoppi come a Melbourne, il sorpasso sarebbe già divenuto realtà. Kevin Magnussen, poi, sta disputando una annata a dir poco eccellente, con 39 punti all’attivo, sospinto da un motore Ferrari che, come si è visto, sta facendo tutta la differenza del mondo.
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alessandro.passanti@oasport.it
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