Formula 1

F1, Mondiale 2018: la Ferrari dei piccoli passi ha sorpreso la Mercedes a Silverstone. Questo è il segreto per vincere

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E’ stato un duro colpo quello inferto dalla Ferrari alla Mercedes, nell’ultimo GP di Gran Bretagna, a Silverstone. In uno dei feudi delle Frecce d’Argento, che vantavano cinque successi consecutivi (2013-2017), la Rossa ha centrato il successo con Sebastian Vettel ed ha completato l’opera con il podio (terzo posto) di Kimi Raikkonen. Nel “panino rosso” un Lewis Hamilton amareggiato per l’esito della corsa e per il contatto avuto nel primo giro (curva 3) con il finlandese del Cavallino Rampante.

A conti fatti Seb ha rafforzato la propria leadership in vetta alla graduatoria dei piloti, portando il suo vantaggio a +8 su Hamilton. Lo stesso discorso vale per la classifica dei costruttori dove la Ferrari ha 20 lunghezze di margine sulla Mercedes. Ma da dove nasce questa sequenza di risultati positivi che hanno permesso al Cavallino di sfatare alcuni tabù, come in Canada ed appunto in Inghilterra?

La logica dei piccoli passi. Al contrario di quanto fatto dagli avversari, che in Austria avevano introdotto una versione “B” della W09, la SF71H beneficia di aggiornamenti meno evidenti all’esterno ma costanti e sostanziali, valutando i risultati. Se si considerano, ad esempio, il fondo con soffiatura ed il nuovo diffusore messi in mostra in terra britannica, non si può che arrivare ad una sottolineatura in positivo del lavoro svolto dai tecnici ferraristi.

Da qui, sicuramente, nasce il timore del team di Brackley, causa poi delle polemiche nel post gara che hanno avuto per protagonisti James Allison/Toto Wolff da una parte e Maurizio Arrivabene dall’altra. Questa Ferrari fa paura e per chi non è abituato a perdere è un bel problema da risolvere. 

 

 





 

giandomenico.tiseo@oasport.it

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