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F1, Mondiale 2018: Sebastian Vettel spreca, Lewis Hamilton non sbaglia un colpo e scappa

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Il Mondiale 2018 di Formula Uno saluta la Germania e punta dritto verso Budapest per il Gran Premio di Ungheria che si correrà tra pochi giorni e che andrà a dare il via alla sosta estiva. Sembrava che tutto portasse ad un Sebastian Vettel capoclassifica pronto a dare ulteriore linfa alla sua fuga iridata. Invece è arrivato il giro 52 della gara di Hockenheim. L’errore alla curva 12. L’incidente che ha messo fuori causa il figliol prodigo che stava per centrare il suo primo successo su quel tracciato, il secondo in terra germanica. Tutto svanito. Una SF71H che, con l’asfalto viscido, è andata a fermare la sua corsa contro le protezioni e che ha permesso al rimontante Lewis Hamilton di salire su uno dei gradini più alti del podio più insperati quanto meritati della sua carriera.

Ed ora i punti di vantaggio per il portacolori della Mercedes sono 17. Potevano essere quasi 20 a favore di Vettel senza quell’errore. Oltre 30, dunque, di differenza. Il passo falso di ieri rischia, quindi, di costare davvero caro al pilota nato a Heppenheim. Uno sliding door quanto mai eclatante e importante per il prosieguo dell’annata. Il ferrarista sa di non potersi permettere errori contro un rivale con l’inglese, e regalare un bottino simile è davvero tremendo.

A questo punto Hamilton è di nuovo in cima alla graduatoria, guardando tutti dall’alto verso il basso. Con il vento in poppa in fatto di morale e la consapevolezza di essere in questa posizione senza disporre nè della vettura extraterrestre degli anni scorsi, nè la migliore in questo momento. La rossa, infatti, ha dimostrato anche nell’ultimo fine settimana di essere la migliore, ma le occasioni mancate iniziano ad accumularsi. Il campione del mondo in carica, invece, quest’anno non ha fallito un colpo. In un paio di occasioni ha accusato problemi in fatto di affidabilità, ma errori mai. In diverse gare, come Cina o Canada, ha capito di non avere un mezzo che gli potesse permettere di vincere, per cui ha cercato di raggiungere il risultato migliore possibile. E c’è quasi sempre riuscito.

Mai come in questa stagione il numero 44 sa che non può snobbare i rivali e, anzi, deve sempre lottare per puntare al massimo. Le annate di dominio assoluto sono un lontano ricordo, e stavolta ogni successo deve essere conteso con le unghie e con i denti. Proprio per questo raggiungere il quinto titolo sarebbe doppiamente importante, perchè lo otterrebbe al termine di un campionato nel quale lui in primis ha fatto la differenza, non la sua W09.

Vettel lo sa. Come è a conoscenza di avere esaurito i bonus. Con la monoposto che ha a disposizione non può permettersi di rincorrere. Dovrebbe essere davanti a tutti. Se non si trova in quella situazione è per colpa sua, per un paio di errori pesanti (Baku e Hockenheim) e per un pizzico di sfortuna come accaduto a Shanghai. Ora la pressione è tutta sulle sue spalle. Il tedesco dovrà immediatamente rispondere all’Hungaroring. In caso contrario la fuga del rivale gli farebbe vivere vacanze turbolente. E non se lo può permettere, nè lui nè la Ferrari.

 

 

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alessandro.passanti@oasport.it

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