Calcio

Francia-Croazia, Finale Mondiali 2018: il borsino e lo stato di forma delle due squadre. Croati reduci da tre maratone, transalpini superbi sui calci da fermo

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Tra Francia e Croazia ci sono 90 minuti di differenza. I croati hanno dovuto far ricorso ai tempi supplementari in tutte e tre le partite ad eliminazione diretta dei Mondiali 2018 in Russia, accumulando maggiore fatica nelle gambe rispetto ai Galletti, che hanno chiuso sempre la pratica entro il novantesimo.

Il gol di Mandzukic all’Inghilterra è arrivato quando ormai sembrava delinearsi nuovamente lo scenario dei rigori, che hanno contraddistinto le sfide contro Danimarca e Russia. Un aggravio di energie fisiche e mentali che però non sembra aver logorato la voglia di vincere di un gruppo che fa dell’entusiasmo la sua forza, disponendo nel contempo di valori tecnici di livello internazionale.

Di contro, però, la Francia non sembra aver minimamente patito le fatica sin dall’inizio del torneo, essendo andata incontro alle difficoltà soltanto nella prima mezz’ora contro il Belgio e in 10 minuti di blackout al cospetto dell’Argentina, poi annichilita dalla doppietta di un sontuoso Mbappè. Nelle ultime due sfide contro Uruguay e Belgio, in realtà, a fare la differenza è stata la difesa, letteralmente impenetrabile e capace anche di andare a referto con i gol decisivi di Varane e Umtiti, abili nel colpire di testa su palle da fermo.

Accade così che persino due fuoriclasse come Pogba e Griezmann, grandi protagonisti finora, siano oscurati dalla straordinaria vigoria dei due centrali, letteralmente dominanti nelle ultime gare. La condizione fisica e mentale, a sole 48 ore dalla finale, sorregge entrambe le squadre, consapevoli di giocarsi una chance irripetibile, ma anche di essere arrivate all’ultimo atto nella maniera ideale. A fare la differenza potrebbe essere il duello fra il mastino Kantè e il registra Modric, punti di riferimento in mediana delle due squadre.

La Croazia tendenzialmente cerca di irretire gli avversari con una manovra avvolgente e un possesso palla asfissiante, mentre la Francia predilige la compattezza difensiva e la velocità del contropiede. Il gusto della prima volta, in ogni caso, è una spinta ulteriore per i croati, ai quali però manca l’esperienza dei fuoriclasse transalpini. E chissà se i tre supplementari disputati dai croati non influiscano in un match che promette spettacolo e che segnerà inevitabilmente una pagina indelebile di storia del calcio.





mauro.deriso@oasport.it

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Foto: Marco Iacobucci EPP / Shutterstock.com

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