Artistica
Ginnastica, Europei 2018: che Italia vola a Glasgow? Certezza Mori, dubbi Meneghini, ritorno Maggio. Osare Busato?
Mancano meno di tre settimane agli Europei 2018 di ginnastica artistica, in programma a Glasgow (Gran Bretagna) dal 2 al 5 agosto (per quanto riguarda il settore femminile). L’Italia proverà a essere assoluta protagonista nella rassegna continentale che si svolgerà all’SSE Hydro dove ormai tre anni fa conquistammo il pass per le Olimpiadi di Rio 2016 attraverso i Mondiali: la nostra Nazionale si sta preparando in vista del primo grande evento della stagione, spostato nel calendario rispetto al tradizionale appuntamento primaverile perché da quest’anno è inserito all’interno degli European Championships. La tappa in terra scozzese rappresenta poi uno snodo importante anche verso la rassegna iridata di fine ottobre a Doha.
Il DT Enrico Casella deve chiarire gli ultimi dubbi prima di definire il quintetto che parteciperà agli Europei con l’obiettivo di ottenere dei buoni risultati nella prova a squadre e anche nelle varie specialità. I Campionati Assoluti svoltisi nell’ultimo weekend a Riccione hanno rimescolato un po’ le carte, sarà importante il collegiale che si svolgerà nelle prossime settimane a Brescia e che definirà la composizione della nostra formazione. Al momento la grande certezza si chiama Lara Mori, prossima a compiere i 20 anni e sempre più capitana di questo gruppo: l’obiettivo della toscana sarà quello di replicare la Finale al corpo libero conquistata lo scorso anno a Cluj-Napoca e naturalmente trascinare le compagne verso un buon risultato dopo le difficoltà avute nell’ultima edizione.
Punto interrogativo su Elisa Meneghini che ha chiesto scusa dopo non aver risposto alla convocazione per il Trofeo di Jesolo, è tornata in gara a Riccione ma è caduta per ben tre volte: la Mini ha tutte le doti tecniche per essere fondamentale a questa Italia, vedremo se saprà convincere definitivamente il DT a darle una chance. La comasca può essere una pedina importante nel nostro scacchiere per le sue capacità alla trave (in giornata sì sarebbe da atto conclusivo) e al corpo libero, oltre che per l’elevata esperienza, simile a quella di Mori (ma con un’Olimpiade in più alle spalle). Da definire poi lo status di Sofia Busato che ha vinto il tricolore al volteggio, tornando a esibire due ottimi salti: potrebbe anche sperare di agguantare una Finale di Specialità ma al momento non ha altri attrezzi a disposizione e questo potrebbe pesare nelle dinamiche del team event, staremo a vedere quali soluzioni verranno adottate.
Martina Maggio ha fatto capire di avere definitivamente smaltito l’infortunio dell’anno scorso, era già in rosa ai Giochi del Mediterraneo e ora potrebbe tornare titolare proprio come l’anno scorso quando riuscì a brillare nel concorso generale degli Europei: è un’ottima all-arounder e sa difendersi ovunque, proprio come serve in una gara a squadre. Giada Grisetti ha delle buonissime parallele ma è caduta per ben quattro volte consecutive: il Cigno di Bellinzona ha bisogno di un po’ più di continuità ma è in piena lotta per il body azzurro insieme a Martina Basile, Caterina Cereghetti, Francesca Noemi Linari e perché no anche Sara Ricciardi che ha fatto benissimo agli Assoluti.
A livello juniores bisogna scegliere soltanto la quinta atleta (decisivo il torneo nel weekend) che affiancherà le gemelle Asia e Alice D’Amato, Elisa Iorio e la Campionessa d’Italia Giorgia Villa: la micidiale classe 2003 ha tutte le carte in regola per fare saltare il banco e vincere la medaglia d’oro duellando con la Russia. Ne vedremo delle belle, peccato che non siano già delle seniores…
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