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Golf, British Open 2018: Francesco Molinari sogna in grande! Jordan Spieth a caccia di uno storico bis. Ma Tiger Woods è tornato…

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Jordan Spieth punta a bissare il trionfo dello scorso anno. Francesco Molinari sogna di diventare il primo italiano a vincere un Major. E intanto Tiger Woods sembra tornato ai tempi d’oro e punta alla vittoria. Tre buoni motivi, e tanti altri ce ne sarebbero, per godersi l’ultimo giro del British Open 2018, terzo Major stagionale in corso di svolgimento sul percorso par 71 del Carnoustie Golf Links.

L’Italia intera spera di vedere Chicco Molinari sollevare al cielo il trofeo più ambito, che suggellerebbe una carriera da assoluto fuoriclasse e lo consegnerebbe alla leggenda. L’azzurro ha realizzato il secondo miglior giro di giornata in 65 colpi nel terzo round, recuperando 24 posizioni e risalendo fino al quinto posto con una tornata senza errori che lo ha proiettato a sole tre lunghezze dalla vetta. Molinari sta vivendo un momento d’oro e ha compiuto progressi importanti nel putt, anche se qualche errore di troppo nelle ultime buche del secondo round lo ha costretto ad arretrare prima della rimonta di ieri.

Al comando c’è un terzetto made in USA, composto da Kevin Kisner, il più continuo finora nel torneo, Xander Schauffele, enfant prodige statunitense, e soprattutto Jordan Spieth, che spera di ripetere la vittoria dello scorso anno e di emulare Brooks Koepka, che ha ripetuto un mese fa il trionfo nel 2017 allo US Open. Spieth è riuscito ad ergersi in vetta con un giro in 65 colpi, come Molinari, ed ora pregusta un clamoroso bis che lo consacrerebbe nell’empireo dei grandi. Tra Molinari e il sogno, però, c’è anche Kevin Chappell, sceso per tre volte sotto il par e attualmente quarto a quota -7, a due colpi dai primi.

Ma ad alimentare l’interesse degli appassionati accorsi al Carnoustie è soprattutto Tiger Woods, tornato ad essere straordinario protagonista in un Major e capace di risalire fino al sesto posto e di godersi finalmente una vigilia da sogno, con l’obiettivo mai nascosto di portare a casa il 15° Major della sua leggendaria carriera, 10 anni dopo lo US Open 2008.

L’impresa non appare poi così lontana per Woods, che di colpo ha cancellato anni di amarezze e infortuni e sembra davvero rinato. La sua classe gli ha consentito di domare il mostro Carnoustie. E se nell’ultimo round dovesse ripetersi su questi livelli, la vittoria non sarebbe un miraggio per il più grande golfista della storia.





mauro.deriso@oasport.it

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Foto di Pier Colombo

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