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Golf, British Open 2018: i favoriti. Dustin Johnson e Patrick Reed una spanna avanti agli altri. Francesco Molinari sogna il colpaccio

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Il terzo Major stagionale si appresta ad avere inizio. Il British Open 2018 andrà in scena tra giovedì 19 e domenica 22 luglio sul percorso par 71 del Carnoustie Golf Links, uno dei circuiti più insidiosi del panorama mondiale del golf. Un autentico parterre de rois parteciperà ad uno dei tornei più attesi dell’anno, che regalerà gloria eterna al vincitore.

Un anno fa lo statunitense Jordan Spieth impose la legge del più forte, dimostrando tutto il suo talento e un carisma notevole nonostante la giovane età. Spieth non sta vivendo ora il momento migliore della sua stagione, ma la sua classe innata potrebbe consentirgli di rispolverare il suo talento proprio nel weekend più importante e di bissare il trionfo del 2017, emulando Brooks Koepka, che ha prevalso clamorosamente nelle ultime due edizioni dello US Open. I principali favoriti per la vittoria finale, però, saranno altri due statunitensi.

Dustin Johnson, numero 1 al mondo, è tornato a spadroneggiare nel circuito PGA e ha messo in mostra una condizione fisica invidiabile anche in occasione dello US Open. La classe del dominatore del ranking, d’altra parte, lo pone nella scomoda posizione di uomo da battere. E Johnson dovrà tenere i nervi saldi per evitare di incappare in una débacle sotto gli occhi del mondo intero.

Parte con i favori del pronostico anche Patrick Reed, sontuoso vincitore dell’Augusta Masters e secondo in occasione dello US Open. Un bis sfiorato che avrebbe potuto consegnarlo alla leggenda del golf, ma la scia del magic moment potrebbe davvero proiettarlo verso un altro torneo da assoluto protagonista, memore delle sue imprese in occasione della Ryder Cup 2016 che ne confermano la capacità di rendere al meglio nelle gare che contano. Ma nel novero dei pretendenti al titolo c’è anche un italiano.

Francesco Molinari, infatti, sta vivendo il momento migliore della sua carriera grazie al trionfo nel Quicken Loans National, il primo nel circuito PGA, e al recente secondo posto nel John Deere Classic, preceduto dalla vittoria nel BMW PGA Championship e dalla piazza d’onore nell’Open d’Italia. Molinari è nel pieno della maturità agonistica e ha effettuato progressi importanti soprattutto nel putt, riducendo al minimo i bogey e mostrando una continuità di gioco davvero strepitosa. Se dovesse trovare le classiche giornate di grazia, il fuoriclasse azzurro avrebbe davvero pochi rivali capaci di insidiarlo.

La contesa, in ogni caso, è apertissima e include indubbiamente anche Justin Thomas, uno dei talenti più cristallini del golf statunitense. Ma anche il Vecchio Continente può giocarsi due armi importanti con lo spagnolo Jon Rahm, enfant prodige del golf mondiale, e con l’esperto inglese Justin Rose. Una menzione d’onore, infine, la merita anche Tiger Woods, il cui feeling eccellente col British Open potrebbe anche consentirgli di andare a caccia di un’impresa epica e di restituirgli la gloria del trionfo in un Major dieci anni dopo la vittoria nello US Open 2008.





mauro.deriso@oasport.it

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Foto di Valerio Origo

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